Non solo l’ottimo andamento, fin qui, in Champions League. Anche un dato statistico conferma che la rosa del Napoli è di livello internazionale
Per molti autorevoli osservatori, addetti ai lavori e, scongiuri permettendo, perfino per i suoi scaramantici tifosi, questo sembra davvero essere l’anno del Napoli, quello giusto, insomma, per fregiarsi del titolo di campione d’Italia.
Gli uomini di mister Luciano Spalletti hanno iniziato la stagione come meglio non si sarebbe potuto: sono in testa alla serie A, seppure in compagnia dell’Atalanta, e nel girone di Champions League, tra l’altro, a punteggio pieno dopo 2 gare e davanti al blasonatissimo Liverpool.
Ma non sono solo i risultati a indicare negli azzurri gli uomini da battere per chiunque voglia conquistare il tricolore. Il Napoli, infatti, in questo primo “stint” di stagione ha messo in mostra una qualità di gioco decisamente superiore a quella degli avversari e soprattutto le individualità più interessanti dell’intero panorama della Serie A.
Il geogiano Kvaratskhelia ormai non fa più notizia: anche quando non timbra il cartellino dei marcatori lascia la sua firma sul match con un assist, un fulminante accelerazione, insomma con una prestazione comunque convincente. E che dire del sudcoreano Kim che non sta facendo rimpiangere l’ex gigante d’ebano della retroguardia azzurra, Kalidou Koulibaly, tanto da essere già entrato nel radar degli uomini mercato di una big come il Manchrster United.
Anche la componente italiana della rosa del Napoli si fa onore: Giacomo Raspadori ha conquistato le prime pagine dei quotidiani sportivi dopo i due gol in Nazionale, impegnata negli ultimi match di “Nations League“, prodezze che seguono quelle con la maglia del Napoli, in campionato e in Champions.
In definitiva, il Napoli ha un roster di spessore internazionale, forse il migliore della Serie A. A ulteriore riprova un interessante dato statistico: con 1.721 minuti i Nazionali del Napoli svettano nella classifica dei calciatori italiani più utilizzati nelle rispettive rappresentative nazionali.
Insomma, il Napoli è primo in tutto. Ci sono, quindi, tutti i presupposti perché gli azzurri possano finalmente regalare ai loro tifosi quel sogno che nel 2018 è morto in un pomeriggio inoltrato in un albergo di Firenze…
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