Il Milan sta programmando il suo futuro già da ora: in questo senso, una questione importante va risolta con Gazidis.
Grazie alla lungimiranza dei suoi dirigenti, il Milan è riuscito a tornare ai vertici del calcio italiano. E proprio la programmazione e l’occhio attento ai conti sembrano la ricetta che può permettere al Diavolo di proseguire sulla strada imboccata, verso la costruzione di un asset sempre più stabile, non solo a livello sportivo.
In ogni caso, proprio dopo lo scudetto vinto pochi mesi fa, a Casa Milan è iniziata una nuova era, col passaggio di proprietà a RedBird dal fondo Elliott. Il gruppo fondato da Gerry Cardinale non vuole stravolgere la dirigenza rossonera, puntando forte su Paolo Maldini e Frederick Massara. Tuttavia, nelle prossime settimane andrà chiarito anche il rapporto con l’amministratore delegato Ivan Gazidis, che obbliga RedBird ad una scelta.
Milan, la questione Gazidis va risolta: lo scenario sorprende i tifosi
L’amministratore ex Arsenal ha il contratto in scadenza, con il Milan, per il prossimo novembre. Una data molto vicina, e che non consente al gruppo americano di temporeggiare. Le scelte, ovviamente, sono due: continuare o separarsi. Ma la seconda eventualità, per il Sole 24 Ore, è la più probabile, e potrebbe costringere la nuova proprietà dei campioni d’Italia ad una spesa non banale.
Se il contratto non verrà rinnovato, infatti, Gazidis avrà diritto ad una buonuscita – secondo una clausola – che corrisponde ad una somma tra il 5 ed il 7,5% della plusvalenza di Elliott dopo la cessione a RedBird. Ciò vuol dire che, il giorno dell’addio, il dirigente sudafricano intascherebbe circa 20 milioni. Una cifra insomma tutt’altro che banale, soprattutto per un club, il Milan, che spende difficilmente una somma del genere anche per un giocatore.