Mancini, Euro 2024 è un enigma. La Nazionale si prepara al prossimo appuntamento importante con qualche insidia da tener presente.
Prossima fermata: Euro 2024. L’Italia chiude prima nel girone di Nations League e guarda al futuro: un avvenire da definire per capire se gli Azzurri visti in queste partite possono reggere il confronto da campioni in carica alla prossima chiamata. Il CT Roberto Mancini ha chiesto responsabilità e così è stato: una compagine puntuale, precisa e anche un pizzico folle ha assicurato vittorie e possibilità. Quelle che sembravano essere smarrite dopo il Mondiale (non agganciato) per la seconda volta.
Adesso tocca affrontare l’imprevisto: le urne che, com’è noto, in Italia creano dibattito non solo nel calcio. Per quanto concerne la Nations League, tocca fare i conti con i risultati. L’Italia, nello specifico, non incontrerà le compagini presenti nell’urna 1. I rischi, però, si celano nell’urna 2: da lì in poi è tutto un rebus da dipanare. Con Inghilterra, Serbia, Francia che non aspettano altro avendo anche qualche conoscenza.
Mancini, Euro 2024: lo spauracchio dei sorteggi, i rischi e le insidie
Da Haaland a Dzeko, tutti presenti in Serie A, ma con la voglia di dimostrare cosa è possibile fare da avversari. Anche per dare una lezione a chi, magari, li ha tenuti fuori per troppo tempo. Si veda Inzaghi con l’ex attaccante della Roma: dato per partente o seconda scelta rispetto a Lukaku, poi il destino si è messo di traverso.
La speranza è che non faccia trascendere anche all’Italia, gli Azzurri – fra le altre cose – aspettano anche Zaniolo, Kean e un ritorno di Balotelli. L’attaccante vuole giocare in azzurro: “Dovrò meritarmelo”, ha detto. C’è chi l’avrebbe schierato già alle Qualificazioni Mondiali, ma ad avere il polso della situazione resta Mancini. Il Commissario Tecnico guarda, aspetta e spera che l’impatto da Campioni d’Europa non sia così pesante: l’ultima parola spetta al destino, con l’appuntamento dei sorteggi sempre più vicino. Stavolta la coscienza è pulita e il cuore è gonfio. Speriamo che la fortuna non sia cieca.