Non è certo un periodo positivo per Cristiano Ronaldo che dopo una stagione tumultuosa sul mercato deve affrontare una doppia accusa, legale e sportiva
La vicenda del telefonino sbattuto a terra uscendo da Goodison Park dopo la sconfitta contro l’Everton dell’aprile scorso è una delle pagine nere nella storia recente di Cristiano Ronaldo.
La scorsa stagione ha chiuso un vero e proprio annus horribilis per il fuoriclasse del Manchester United, tornato all’Old Trafford dopo la sua lunga parentesi alla Juventus, senza trofei e fallendo l’aggancio alla Champioms League.
Ma l’episodio di Liverpool, con Ronaldo che scaglia a terra il cellulare di un ragazzo che lo stava riprendendo mentre usciva dal campo, rischia di avere conseguenze serie.
Ci sono già stati contraccolpi commerciali, con alcuni sponsor di CR7 che hanno storto il naso di fronte al gesto di stizza del fuoriclasse. E ora si attende la conclusione dell’indagine di Scotland Yard, che ha aperto un’inchiesta, ma anche la sentenza della Football Association che ha avviato una procedura disciplinare per “concotta impropria, non sportiva e violenta nei confronti di un tifoso”.
Un’accusa estremamente grave che potrebbe costargli una squalifica oltre che una sanzione economica. A nulla sono valse le scuse di Ronaldo che ha cercato in tutti i modi di riparare al suo gesto di stizza chiedendo alla famiglia di Jakob Hardin, 14enne con problemi di autismo – che per altro è anche un suo grande tifoso – un incontro chiarificatore.
Nelle ultime ore la madre del ragazzo, la signora Sarah Kelly, ha ulteriormente rincarato la dose: “Evidentemente ad alcune persone è concessa qualsiasi cosa. Cristiano Ronaldo è convinto di riuscire a farla franca anche questa volta, voglio solo sperare che la FA lo punisca severamente perché il suo comportamento è stato assolutamente inaccettabile”.
In una lunga intervista concessa al Daily Mirror Sarah Kelly ha detto che dal giorno dell’incidente, avvenuto ad aprile, suo figlio non vuole più andare allo stadio: “Ci sono arrivate richieste di scuse e di incontri, ma non si tratta di questo e nemmeno di soldi. Ronaldo, con i suoi soldi e la potenza del suo club ha rinviato la cosa fino a renderla quasi invisibile e dimenticata. Ma sono passati sei mesi. E mio figlio non fa altro che parlare di quell’episodio. Il suo telefonino? Mai più avuto”.
Sarah Kelly è furiosa, anche perché suo figlio Jacob era allo stadio solo per vedere Cristiano Ronaldo: “Le sue belle parole sui social per ricostruirsi un’immagine con i suoi tifosi e i suoi sponsor sono pura ipocrisia. Mi auguro solo che venga sanzionato per quello che ha fatto. É un genitore anche lui, mi chiedo come faccia a dormire la notte”.
Il caso di Ronaldo e di quanto avvenuto a Goodison Park sarà esaminato nei prossimi giorni dalla commissione disciplinare della Football Association.
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