“Ho sofferto di depressione”: il campione del mondo lo ammette pubblicamente

Campione nel mondo nel calcio ma essere umano semplice nella vita di tutti giorni. Ciò che è accaduto durante la pandemia è stato sconvolgente anche per chi sembrava essere molto forte.

Essere un grande calciatore, per giunta vincente, non basta a volte nella vita a fronteggiare al meglio le problematiche che ci colpiscono. L’aurea di grande, di infallibile, di capace di tutto, decade dinnanzi ai problemi reali della vita. Tutto sembra difficile e anche quando pensi di farcela, in realtà inizia ad innescarsi un meccanismo che ti porta a pensare di non farcela.

Campione nel mondo
Francia campione nel mondo (La Presse)

Negli anni, abbiamo avuto modo di vedere come stesso i calciatori descritti come idoli, come uomini potenti, siano caduti in disgrazia o ci abbiano messo più tempo degli altri nel risollevarsi o nel fronteggiare una serie di problemi. Una situazione che ha messo in discussione il loro status di uomini indistruttibili e forti.

Campione del mondo e depresso

Campione nel mondo
Francia campione nel mondo (La Presse)

In effetti, lo stesso status di grandi accompagnato ad un ottimo status economico, ha consentito troppo sesso ai giocatori di calcio di perdere la giusta prospettiva della vita. Un qualcosa che poi li ha fatti sprofondare in un buco nero dove difficilmente o lentamente sono riusciti a rialzarsi.

Molto spesso, si è parlato di depressione scaturita da una condizione di disagio per la vita che si stava conducendo, rispetto a quella di quando si era bambini. Un disagio che ha portato a domandarsi chi si era veramente. Una cosa del genere, rischia di mettere in pericolo la vita dello stesso calciatore.

Una cosa del genere, l’ha vissuta durante il primo lockdown Pavard, il difensore francese del Bayern Monaco che a ‘Le Parisien’ ha detto: “È stata dura. Ero solo, in un altro Paese, e non stavo bene. All’inizio ti dici che non è niente, che passerà, ma non è così. Se non sei felice quando vai ad allenarti, devi fare qualcosa. Sono umano; anche se ho una casa molto bella con una palestra, ho bisogno del contatto con altre persone. Mi svegliavo e non avevo fame“.

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