Bologna sempre più seccata per quanto accaduto a Sinisa Mihajlovic, anche perché il cambio di panchina non ha sortito grandi effetti.
Sia da calciatore che da allenatore, Sinisa Mihajlovic ha sempre dimostrato di essere un guerriero. Una persona che non molla mai, capace di superare qualsiasi ostacolo e, con la sua determinazione, di trascinare le proprie squadre al successo. Lo si è visto quando giocava con Sampdoria, Lazio e Inter, così come allenatore con Catania, Torino e Bologna.
Una persona speciale che, con il suo modo di lavorare e di comunicare, ha sempre saputo trarre il meglio dai proprio compagni di squadra o dai propri giocatori. Un allenatore leale, onesto, capace di pensare unicamente al proprio lavoro, senza mai criticare gli altri ma riempiendoli di elogi se facevano bene.
Bologna, i tifosi si schierano con Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic è però anche colui che, nei momenti di difficoltà, le società chiamano per risollevare un ambiente e una squadra in crisi. E’ accaduto al Catania, alla Sampdoria e al Bologna e in tutte e tre le occasioni, ha sempre fatto molto bene. Un grande conoscitore di calcio che ha sempre dato il massimo per la società che lo ingaggiava.
L’inizio di questa stagione però non ha consentito al serbo di ottenere quei risultati sperati. La fragilità della sua squadra, mischiata forse anche al poco cinismo sotto porta, hanno portato il Bologna a raccogliere meno di quanto avrebbe meritato, portando però così al suo esonero.
A prescindere da quanto accaduto, il legame con i tifosi rossoblù non si è spezzato. Infatti, secondo quanto viene riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, Mihajlovic ieri ha incontrato una rappresentanza di tifosi della curva che gli hanno fatto due regali: “Ti vogliamo regalare questa bandiera della Serbia con le nostre firme che abbiamo portato in giro per l’Italia”. Oltre alla bandiera, il serbo è stato insignito anche di una targa con su scritto: “A Sinisa, uomo vero e bolognese come noi”.
