Ripercorrendo un episodio importante nella storia recente della Juventus, un retroscena su Fabio Cannavaro ha sorpreso davvero tutti.
Fabio Cannavaro è ufficialmente tornato in Italia, sulla panchina del Benevento, dopo diverse esperienze come allenatore, tra gli Emirati Arabi e la Cina. Nel nostro paese, la sua ultima avventura calcistica risale a quando ancora il napoletano era un difensore affermato, alla Juventus nella stagione 2009/10.
Riguardo alla sua storia con i bianconeri, in particolare, è venuto fuori un ricordo abbastanza inaspettato per via di una scelta della dirigenza della Vecchia Signora. Il racconto, dal Festival dello Sport di Trento, è arrivato da uno dei diretti interessati dell’epoca, l’allora allenatore della Juventus Claudio Ranieri.
La Juventus e la trattativa per Cannavaro: “Non lo volevo”
Compiuta un’impresa per salvare il Parma nella stagione 2006/07, Ranieri ricevette la prestigiosa chiamata dalla Juventus. Una chiamata che lo indusse anche a rinunciare alla panchina del Manchester City, a cui si era promesso fino a pochi giorni prima, come lui stesso ha rivelato a Trento, al Festival dello Sport.
Sotto la Mole, il tecnico rimase per due stagioni, venendo esonerato a pochissime giornate dalla conclusione della Serie A 2008/09. Dietro questa scelta, tuttavia, ha spiegato Ranieri, c’era una ragione ben precisa. L’allenatore, infatti, non apprezzava l’idea del ritorno di Fabio Cannavaro in bianconero, che si sarebbe concretizzato nell’estate successiva al suo addio.
Il settantenne romano, quindi, si è espresso senza troppi giri di parole, chiarendo come la questione non abbia neanche lasciato troppe ruggini: “Lo dissi anche a Cannavaro: avevamo già 4-5 campioni, io non volevo che tornasse dal Real Madrid perché poteva sembrare un atteggiamento poco corretto verso chi era rimasto”.
Dopo il biennio 2004-2006, infatti, Cannavaro lasciò la Juventus, nel frattempo retrocessa a causa di Calciopoli, per trasferirsi al Real Madrid. E al suo ritorno – durato solo un anno – non si incrociò con Ranieri, andato poco dopo sulla panchina della Roma. Quello del Sir Claudio, però, è un aneddoto molto curioso, che fa capire quanto lui tenga agli equilibri umani all’interno dello spogliatoio e, ovviamente, anche ai propri principi.