Nuova protesta silenziosa da parte dei capitani delle nazionali europee: avverrà durante le partite dei Mondiali in Qatar.
Mancano circa due mesi al debutto dei Mondiali in Qatar, i primi che si svolgeranno in mesi invernali, nel bel mezzo della stagione. Ormai da anni tifosi, federazioni e associazioni hanno provato ad alzare la voce contro il paese arabo e il modus operandi dell’organizzazione della Coppa del Mondo.
La Norvegia, l’Olanda, la Germania, sono solo alcune Nazionali che si sono esposte pubblicamente contro la scarsa trasparenza sui lavori in Qatar per la costruzione degli impianti. Lo sfruttamento degli operai e le presunti morti sul lavoro sono una macchia che la FIFA e lo stato qatariano difficilmente riusciranno a tener lontano dai riflettori dei media. Inoltre, la comunità LGBT mondiale è profondamente preoccupata per le leggi discriminatorie presenti nel Paese ospitante.
E proprio a difesa dei diritti e contro le discriminazioni in generale, i capitani di alcune nazionali europee proveranno ad alzare la voce ai Mondiali in Qatar, portando avanti una battaglia che ormai va avanti da tempo. Ecco l’iniziativa.
Mondiali in Qatar, l’Inghilterra si schiera: la nuova iniziativa
L’annuncio è arrivato poche ore fa. Anche l’Inghilterra sosterrà la campagna One Love contro ogni tipo di discriminazione. Per questa ragione, ben nove nazionali europee che parteciperanno ai Mondiali in Qatar saranno rappresentate dai capitani che indosseranno una fascia al braccio molto particolare: un cuore con i colori dell’arcobaleno e la scritta One Love.
La Polonia, invece, sosterrà in Qatar l’Ucraina, colpita dai bombardamenti e dall’invasione della Russia. Insomma, la Coppa del Mondo 2022 diventa l’occasione per schierarsi a favore dell’una o dell’altra causa.
In particolare, le federazioni europee hanno aderito alla campagna One Love per lanciare un segnale importante contro il Paese ospitante, che attua delle leggi discriminatorie contro le comunità LGBT e non solo. Inoltre, l’Inghilterra ha in programma di visitare una delegazione di operai migranti appena arrivata in Qatar. Si prospetta un Mondiale ricco di proteste e iniziative che faranno certamente scalpore.