Icardi e Wanda Nara si fanno fare i conti in tasca, scoperta la cifra folle che la coppia spendeva mensilmente quando viveva a Parigi.
I calciatori vivono al top, si sa, quando poi la loro compagna come spesso accade è una showgirl sulla cresta dell’onda, meglio ancora. Figuriamoci poi se la moglie del calciatore non è solo una donna di spettacolo, ma anche un’imprenditrice e la manager del giocatore stesso. Esatto, stiamo parlando ovviamente di Mauro Icardi e Wanda Nara. La coppia più chiacchierata del mondo del calcio riesce in un modo o nell’altro a far parlare quotidianamente di sé. Stavolta però i due l’hanno fatta grossa.
Che Wanda Nara e Mauro Icardi non fossero una coppia “normale” lo sapevano sicuramente in tanti. I due non a caso sono costantemente monitorati da fan e media, che cercano di intuire cosa potrebbe accadere tra di loro e intorno a loro. La coppia è a sua volta anche una macchina da soldi, ma come tutte le macchine costose “consumano” anche parecchio.
Secondo le rivelazioni fatte da Augusto Tartufoli, un giornalista argentino, la coppia spenderebbe cifre veramente incredibili per vivere. Il giornalista ha appreso tutte le informazioni direttamente dall’entourage della coppia. A fare particolarmente scalpore è il bilancio mensile.
Icardi-Wanda Nara, macchine da soldi con le mani bucate
Stando a quanto rivela l’entourage della la coppia, il tenore di vita a cui era abituata Wanda Nara prevedeva una spesa che oscillava dai 400.000 ai 500.000 euro per vivere. Parte di questi soldi vanno alla casa di Milano, alle scuole internazionali frequentate dai loro figli e così via.
Dopotutto Icardi ha guadagnato quasi 10 milioni all’anno mentre era al PSG. Ora però i due saranno costretti a “stringere un po’ la cinghia” dopo il trasferimento di Mauro in Turchia. Il 29enne come tutti sappiamo è un calciatore del Galatasaray in prestito per questa stagione, anche se parte dell’ingaggio viene pagata sempre dai proprietari qatarioti del PSG. I parigini verseranno infatti circa 6 milioni nelle casse del bomber.
