Accuse di razzismo in campo: un caso imbarazza Wayne Rooney

C’è di mezzo anche il DC United, la squadra di Washington allenata da Wayne Rooney, nell’ultimo clamoroso caso che riporta al centro dell’attenzione il tema di bullismo e razzismo 

È proprio di ieri la notizia dell’apertura di una indagine da parte della Liga spagnola e della UEFA sugli insulti gravemente razzisti subiti da Vinicius durante il derby tra Real Madrid e Atletico.

Razzismo Rooney
In MLS esplode un’accusa di razzismo per un giocatore di Rooney (AP LaPresse)

Insulti costanti e continui: prima, durante e dopo la partita da parte dei tifosi dei colchoneros che sono diventati virali sul web. Alcuni video sono ora oggetto di indagine da parte delle autorità del calcio spagnolo e dalla procura del calcio federale europeo per fare chiarezza.

Un ennesimo caso dopo quelli già denunciati non solo in Inghilterra e in Francia ma anche in Italia che riporta al centro dell’attenzione il tema del razzismo. Sia sul campo ma in modo particolare sugli spalti, per via del comportamento pesante di alcune tifoserie.

Tuttavia in Major League, il massimo campionato statunitense di calcio dove da poche settimane si è trasferito anche Lorenzo Insigne (Toronto FC) quello che è accaduto nel corso dell’ultimo turno di campionato è diventato un vero e proprio caso nazionale.

La partita oggetto di inchiesta e quella tra la squadra di Washington, il DC United allenato da Wayne Rooney, e l’Inter Miami, proprietà di David Beckham nel quale gioca l’ex Juve e Napoli Gonzalo Higuain.

Secondo la denuncia dell’allenatore di Miami, Phil Neville, l’attaccante del DC United Taxi Fountas avrebbe usato un grave insulto razziale nei confronti del difensore di Miami Damion Lowe. Una denuncia pubblica che ha aperto un supplemento di indagine da parte della MLS.

Razzismo, le accuse nei confronti di un giocatore di Rooney

La questione razzismo, sul campo e sugli spalti, è seguita con estrema durezza dalla federcalcio americana e dalla Major League che da tempo ha inasprito le sue sanzioni nei confronti dei club, per il comportamento dei tifosi, e giocatori. “Abbiamo tolleranza zero per il linguaggio offensivo prendiamo queste accuse molto sul serio”, ha scritto la Lega americana in una nota ufficiale.

Fountas dal canto suo si difende. Il giocatore del DC United ha scritto su Instagram un post per spiegare la sua posizione: “Non ho mai usato i termini offensivi di cui sono stato accusato. Abbiamo avuto più di uno scontro verbale, è vero. Ma tutto è rimasto sul campo e non ci sono stati insulti razziali di alcun tipo da parte di nessuno”.

Tuttavia qualcosa è successo. Al 62′ Fountas avrebbe pronunciata quella che gli americani definiscono la “n-Word”. Gara sospesa per qualche minuto dopo il gol del 2-2 segnato dal greco Taxiarchis Fountas che ha litigato pesantemente con il gigantesco difensore jamaicano.

Neville e Rooney, compagni e rivali

Neville e il tecnico del DC United Wayne Rooney, richiamato d’urgenza a inizio stagione dopo un avvio disastroso in campionato, hanno parlato a lungo con l’arbitro Ismail Elfath dopo l’incidente. Neville era furibondo: voleva portare i suoi giocatori fuori dal campo. Ma alla ripresa della partita Rooney ha pensato bene di sostituire Fountas immediatamente.

Il tecnico dell’Inter Miami ha avuto parole di apprezzamento per Rooney: “É stato il primo a capire il problema,, a prendere sul serio la cosa e ad affrontarla da uomo di sport e di buon senso. Ma non può finire così…”
L’Inter Miami ha poi vinto la partita 3-2 con un gol nei tempi di recupero di Gonzalo Higuain. Ma se le accuse nei confronti di Fountas fossero acclarate da testimonianze o prove TV, la squalifica per l’attaccante del DC United potrebbe essere davvero lunghissima.

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