Angel Di Maria mette nei guai la Juve dopo l’espulsione rimediata contro il Monza: quante giornate di squalifica rischia di prendere.
La Juventus è definitivamente crollata nella 7.a giornata di Serie A, perdendo anche sul campo del Monza che non aveva mai vinto in campionato. Una sconfitta imbarazzante per i bianconeri, precipitati in una crisi di risultati molto preoccupante.
Siamo soltanto alle prime partite ma la situazione della Juventus si fa sempre più pesante e non si vedono vie d’uscita. I bianconeri stanno attraversando un momento molto complicato, rischiando già di perdere di vista i loro obiettivi stagionali.
C’è tempo per recuperare ma serve una scossa dopo la pausa nazionali per non ricadere negli stessi errori che non saranno più concessi dalla società. A questo proposito inizia a vacillare la posizione di Allegri, tradito anche da alcuni giocatori come Di Maria, espulso per un bruttissimo gesto contro il Monza.
Juve, follia Di Maria: quali partite rischia di saltare
Il giorno dopo è quello più difficile per la Juve che deve guardarsi allo specchio e cercare in qualche modo di ripartire. Per fortuna ci sarà la sosta per le Nazionali a interrompere uno strazio culminato con la bruttissima prestazione contro il Monza dove non c’è stato nulla da salvare.
A partire dal comportamento di Di Maria, protagonista di una vera e propria follia che ha lasciato in dieci e quasi condannato la squadra. Oltre alle difficoltà del gioco si è aggiunto il nervosismo del fantasista argentino, espulso dall’arbitro per una gomitata rifilata a Izzo.
Un gesto sicuramente evitabile che rischia di tenerlo fuori dal campo per diverso tempo. In questi casi infatti il cartellino rosso diretto, estratto per “condotta antisportiva”, fa automaticamente scattare due giornate di squalifica.
Se fosse questo il provvedimento disciplinare, l’ex PSG salterebbe la sfida col Bologna e soprattutto il big match col Milan. Il Giudice Sportivo però potrebbe aggravare la pena se ci fosse anche la “condotta violenta” o espressioni ingiuriose nei confronti dell’arbitro Maresca.
A quel punto le giornate di stop salirebbero a tre e il classe ’88 dovrebbe rinunciare anche al derby col Torino, ricorso permettendo. Il club infatti potrebbe chiedere, ma difficilmente ottenere, uno sconto sulla punizione inflitta al proprio giocatore.