Juve sempre al centro delle polemiche nell’ultimo periodo per quel trend negativo che non riesce ad invertire. A rischiare è soprattutto Allegri.
Quando si perdono due partite consecutive in Champions League e sei già a meno quattro punti dal primo posto dopo sei giornate, tutto diventa traballante. Se poi ti chiami Juventus e l’unica cosa che conta è vincere, il rischio di gettare tutto al vento prima del tempo è alquanto elevato.
Ciò che più preoccupa, non sono tanto i punti persi quanto la tenuta mentale, fisica e tattica della squadra bianconera. In otto partite, ha dimostrato ancora una volta di essere troppo fragile dal punto di vista mentale e tattico. Una squadra incapace di reagire e con poche idee offensive.
Juve, la crisi parte da lontano
Eppure, il mercato estivo ha portato Bremer, Pogba, Paredes, Kostic, Di Maria e Milik: sei calciatori di qualità e di esperienza, che avrebbero dovuto consentire alla Juventus di risollevarsi. Invece, a quanto pare, la squadra risulta ancora incompleta e incapace di invertire quel trend negativo degli ultimi due anni.
Se si va ad analizzare l’andamento dei bianconeri degli ultimi anni, anche quando si è vinto lo scudetto con Sarri, si vedeva già che qualcosa non andava. Perché? Perché senza un direttore sportivo dell’esperienza di Beppe Marotta, le possibilità di costruire una squadra degna di nota come è accaduto in passato.
Perché ingaggiare uno come Cristiano Ronaldo quando invece, con quei soldi, si potevano ingaggiare dei top player giovani e in linea con il progetto Juventus? Una domanda a cui forse solo due o tre persone potrebbero rispondere. Perché puntare su calciatori come Ramsey e Rabiot che, sebbene erano a parametro zero, non davano garanzie dal punto di vista tattico? Domande che dovrebbero spiegare il momento negativo dei bianconeri.
Intanto, se dovesse arrivare anche un risultato negativo contro il Monza o nei prossimi incontri, le possibilità di un esonero di Allegri e di un arrivo di Tuchel possa essere alquanto probabile. Un allenatore di esperienza e vincente che potrebbe risolvere, almeno in parte, i problemi della squadra.