Nuovo ribaltone del caso Pogba, che ha incendiato i media nelle ultime settimane: la decisione definitiva che pone fine alla storia.
Da quando è tornato in Italia, non c’è un attimo di pace per Paul Pogba. Poco dopo il suo arrivo, il centrocampista della Juventus ha dovuto fare i conti con un infortunio che rischia di fargli saltare anche il Mondiale con la Francia. Oltretutto, la stella della nazionale ha sporto denuncia per estorsione e minacce, coinvolgendo anche il fratello Mathias.
Ormai la storia è abbastanza nota. Il fratello del famoso calciatore e altri amici di infanzia avrebbero minacciato Paul e chiesto un ingente somma di denaro, circa 13 milioni di euro. Il centrocampista francese sarebbe stato contattato dalla banda anche una volta tornato a Torino, pochi giorni dopo la sua presentazione. Fortunatamente, gli investigatori e le autorità competenti francesi e italiane stanno collaborando per chiudere definitivamente questa triste storia.
I rapporti tra Mathias e Paul Pogba sono ai minimi termini. Il primo ha accusato l’altro di metterlo in pericolo di vita, svelando sui social alcuni retroscena imbarazzanti del bianconero. Addirittura, è stato chiamato in causa Mbappé, vittima di una maledizione lanciata dal compagno di nazionale.
Ora, però, la giustizia francese avrebbe fatto chiarezza: ecco che cos’è successo a Mathias Pogba, portato in carcere per una notte nei giorni scorsi.
Pogba, c’è l’arresto definitivo
Di recente, Mathias Pogba era stato portato in carcere per una notte, poi è stato rilasciato. Le accuse sono pesanti: tentata estorsione nei confronti del fratello. La libertà, però, è durata poco.
Infatti, Mathias è stato nuovamente messo in carcere il 17 settembre dopo l’udienza davanti al giudice svolta, il quale ha esaminato il caso e ha emesso la sua sentenza. Anche gli altri quattro sospetti sono stati fermati tra martedì e mercoledì, ma al momento la stampa francese non ha rilevato aggiornamenti nei loro riguardi.
Intanto, l’avvocato del fratello di Paul Pogba ha già dichiarato ai media di voler contestare la decisione del giudice. Il caso di certo non finisce qui, ma il centrocampista della Nazionale francese può almeno tirare un sospiro di sollievo. Questa triste storia sta volgendo al termine.