Lazio sempre più in crisi d’identità e con un progetto tecnico che, a distanza di un anno, rischia di non decollare più.
Avviare un progetto tecnico con una squadra che, per anni, ha sempre giocato in maniera differente dall’allenatore ingaggiato, è alquanto difficile. Passare dal 3-5-2 al 4-3-3 e passare dall’attendismo alla costruzione dal basso e al pressing a tutto campo, è molto complicato.
Per fare ciò, c’è bisogno di tempo, di tanto lavoro ma anche di quei calciatori che possano rappresentare appieno il nuovo corso. In effetti, nell’ultimo anno Maurizio Sarri si è dovuto adattare molto in casa Lazio, rischiando così anche di rallentare quel processo di crescita della squadra.
Lazio, la decisione di Sarri
Con l’arrivo dell’ex Juventus e Napoli, i biancocelesti si sarebbero aspettati un cambio di passo, una mentalità nuova e soprattutto, quella riduzione del gap con le altre avversarie. Quest’ultimo punto soprattutto, era fondamentale per poter centrare nuovamente la qualificazione in Champions League.
Invece, complice forse il processo di apprendimento lento da parte della squadra, i biancocelesti la scorsa stagione hanno nuovamente centrato l’Europa League. Un discreto traguardo ma non eccellente, per un club che ambisce ad altri traguardi. Parallelamente, il mercato fatto non consente appieno al tecnico toscano di poter mettere in mostra la sua idea di calcio.
E così, dopo sei giornate di campionato, ci si ritrova settimi a 11 punti. Considerando che la distanza dalla prima è di soli 3 punti, a preoccupare più che altro è la tenuta fisica e mentale della squadra. Finora, sia in Serie A che in Europa League, i capitolini sono stati capaci di far vedere belle cose ma anche cose alquanto imbarazzanti.
Non per ultimo, lo scivolone contro il Midtjylland di giovedì scorso. Una brutta e pesante sconfitta che, secondo quanto riportato dall’edizione odierna de ‘Il Messaggero’, potrebbe spingere Maurizio Sarri a fare un passo indietro qualora, nelle prossime gare dovesse accadere un qualcosa del genere.