Paola Ferrari si racconta da Serena Bortone. Il ritratto della giornalista e conduttrice fa emergere anche ricordi terribilmente tristi.
Paola Ferrari rimette la palla al centro. Gioco fermo, ma lei si muove: matura e scandaglia la propria coscienza con la consapevolezza delle icone. La signora della Domenica Sportiva si racconta da Serena Bortone. Il contesto è quello di “Oggi è un altro giorno”. In trasmissione, spesso, i protagonisti si lasciano andare a ricordi o aneddoti della propria giovinezza: l’ha fatto anche Paola Ferrari.
Il risultato, però, spiazza i fan: la Ferrari non ha vissuto un’infanzia e una giovinezza felice. Subiva violenza dai genitori, niente di carnale, ma ugualmente fisici erano gli approcci che il più delle volte la terrorizzavano: “Avevo paura a tornare a casa”. La situazione della madre, tuttavia, era molto particolare.
Paola Ferrari, che infanzia struggente: “Mia madre mi faceva del male”
Un trattamento medico ha accompagnato la signora per molto tempo, ma non era soltanto quello: “Io vedevo la cattiveria nei suoi occhi, è qualcosa che non si può spiegare a parole – racconta – una volta ha anche tentato di annegarmi. Cose del genere ti segnano, per questo ho molto a cuore i bambini che soffrono: la paura, a quell’età, non è facile da gestire”.
La giornalista, tuttavia, non ha rimpianti: “Sono andata avanti riuscendo a togliermi quei brutti momenti dalla mente, mi dispiace solo non aver mai avuto un insegnamento positivo – conclude – da parte di mia madre e mio padre”. Franchezza, ma anche tanto dolore: la vita per Paola Ferrari non è stata facile, malgrado le luci della ribalta che hanno allietato solo relativamente questo cammino.