Piotr Zielinski ricorderà a lungo il match di ieri sera contro i Rangers per i due rigori falliti: eppure c’è chi ha fatto peggio
Dopo la doppietta con cui ha contribuito a mandare al tappeto il Liverpool Piotr Zielinski era tra i più attesi nel match andato in scena ieri sera a “Ibrox Park” tra i padroni di casa dei Rangers Glasgow e il Napoli.
Ebbene, il centrocampista polacco protagonista lo è stato ma non come si sarebbe aspettato. Zielinski, infatti, quando il punteggio era ancora inchiodato sullo 0-0 ha fallito due rigori.
Zielinski ha trovato un ostacolo insuperabile nell’improbabile eroe di giornata, il quasi 41enne Allan McGregor, che per due volte gli ha neutralizzato la conclusione; la prima muovendosi prima del dovuto, con la conseguente ripetizione del penalty.
Una macchia in una prestazione, quella del centrocampista polacco, al netto dei rigori falliti, ancora una volta brillante, nel solco di quella contro il Liverpool, a dimostrazione di quella continuità che è sempre stata il suo tallone d’Achille.
Due rigori sbagliati nello stesso match non si vedono tutti i giorni, anzi, è qualcosa di più unico che raro, eppure qualcuno ha saputo fare di “meglio”.
Martin Palermo e i tre rigori falliti in un match: un’impresa al contrario
Palermo è stato l’idolo indiscusso della passionale tifoseria del Boca Juniors, club con cui ha vinto 14 titoli e di cui, con 194 gol, è il miglior marcatore di sempre.
Tuttavia, l’ex attaccante degli xeniezes vanta anche un altro record, poco lusinghiero e di cui certamente non ne va fiero: aver sbagliato, il 4 luglio del 1999, in occasione del match contro la Colombia, valido per la seconda giornata del girone “C” della Coppa America, ben tre rigori.
Con la tipica sfrontatezza di un corsaro delle aree di rigore così commentò nel post-partita la sua impresa al contrario: “Ero il migliore e ora sono il peggiore ma la verità è che non è morto nessuno. Se ci fosse stato un quarto rigore avrei calciato anche quello”.
Del resto, Martin Palermo viene soprannominato “el loco“, “il pazzo”, e certo non solo per i capelli platinati o per essere stato immortalato travestito da donna sulla copertina di una nota rivista sportiva argentina.