La Supercoppa Italiana come la conosciamo è destinata ad estinguersi, l’idea della Lega rivoluzionerà il trofeo molto presto. I dettagli.
Il calcio sta cambiando e ce ne stiamo accorgendo. Ormai da diversi anni le novità si alternano a ritmo decisamente sostenuto. Dai nuovi trofei introdotti, alle formule dei tornei fino alle location scelte, è tutto in continua evoluzione. La Supercoppa Italiana sarà la prossima competizione a vivere dei corposi rivoluzionamenti. I tifosi hanno scoperto oggi come cambierà la celebre sfida nazionale.
Dopo il Mondiale invernale, che si terrà tra qualche mese in Qatar, i tifosi hanno capito che oggi nel calcio può succedere davvero di tutto. I nostalgici e gli amanti del calcio “di una volta” sono destinati ad abituarsi ai tanti cambiamenti che tv e finanziatori esteri stanno apportando al loro sport preferito.
Sebbene tutto sia “mascherato” in un certo qual modo dall’aumento della competitività, alla fine il minimo comune denominatore è presto detto oltre che evidente, l’aumento delle partite da disputare e di conseguenza anche degli introiti generati da sponsor e diritti tv. La prossima riforma in arrivo ci tocca da vicino e riguarda la Supercoppa Italiana.
Supercoppa Italiana, come e cosa cambierà
C’era una volta la Supercoppa Italiana, che si disputava in un match secco in casa della vincitrice dello Scudetto tra campioni d’Italia in carica ed i vincitori della Coppa Italia. Già da qualche anno ci siamo abituati a non vedere più questa sfida giocarsi in territorio italiano, eccezion fatta per il periodo della pandemia.
La Lega Calcio ha ricevuto un’offerta molto importante dall’Arabia Saudita, non solo per assicurarsi di essere il teatro della competizione, ma anche per modificarne la formula. Secondo quanto riportato da Milano Finanza, la proposta si aggira intorno ai 138 milioni di euro, per una durata di sei anni, fino al 2028/29. Si tratta quindi di circa 23 milioni netti a stagione. Ad incuriosire maggiormente però è il format che sarà con la formula “final-four”. Supercoppa Italiana in stile spagnolo quindi, con le prime due classificate in Serie A e le due finaliste di Coppa Italia, per un totale di tre partite, due semifinali e una finale. Quella in programma tra Milan e Inter dunque potrebbe essere l’ultima volta nell’edizione “classica”.