Roma sempre molto attenta alla gestione societaria. Adesso, viene attuata l’ultima mossa degli americani con un’operazione costosa.
Dopo aver vinto la Conferance League e dopo un mercato estivo fatto con l’unico obiettivo di dare qualità ed esperienza alla squadra, la Roma ha come obiettivo quello di ritornare a vincere quanto prima anche in Italia. Un obiettivo non da poco ma che con José Mourinho in panchina è alquanto possibile.
Con la vittoria contro l’Empoli e i 13 punti in classifica, i giallorossi si avvicinano ulteriormente alla zona alta della classifica, rendendo ancora più chiara la sua volontà di lottare fino alla fine per uno dei quattro posti per la Champions League. Intanto, la società apporta dei cambiamenti importanti anche in termini di gestione.
Roma fuori dalla borsa
Rispetto al passato, la proprietà americana ha optato per cambiare tutto ciò che serve nell’ambito societario ed economico. Uno di questi cambiamenti, è quello di lasciare la borsa: un’iniziativa intrapresa a maggio e dal costo di 38 milioni di euro. Una scelta che porterà molti cambiamenti all’interno della società.
Secondo quanto viene riportato da ‘Il Messaggero’, l’operazione iniziata ma maggio da parte dei Friedkin è costata 38 milioni di euro. Tale operazione, avviata con l’annuncio dell’Opa ha avuto successo e da oggi la società capitolina non sarà più in borsa. I titolari delle azioni residue otterranno il pagamento del corrispettivo mentre la società capitolina avrà un doppio vantaggio: risparmiare fino a 3 milioni di euro l’anno, e la gestione societaria sarà più snella.
Dunque, un altro passo in avanti da parte degli americani che, con questa operazione, raggiungeranno quota 650 milioni di euro spesi da quando si sono insediati. Una cifra che certifica la loro volontà di ottenere un grande risultato con questa società e di credere fermamente nel progetto tecnico avviato.