Non una grande appassionata, ma direttamente coinvolta nel calcio e anche nella sua amministrazione, la Regina Elisabetta ha ricevuto e premiato molti calciatori
Il Regno Unito continua nel suo incessante omaggio alla memoria di Elisabetta II che oggi rientrerà a Londra con un volo dalla Scozia dove per la camera ardente si sono mobilitate centinaia di migliaia di persone.
A Londra l’omaggio alla Regina sarà straordinario. Si parla di almeno un milione di potenziali visitatori per l’ultimo saluto al feretro, ospitato a Westminster dove lunedì prossimo alle 13 (in diretta televisiva mondiale, ora italiana) si terranno i funerali.
In realtà la famiglia reale è direttamente coinvolta nel calcio perché la Football Association è una delle tante istituzioni che gli Windsor sono chiamati a sostenere in modo diretto. Il principe William, diretto erede al trono di suo padre Carlo III, ne è il presidente.
Allo stadio Elisabetta II si è vista di rado. Nel 1953 per la Finale di FA Cup vinta dal Blackpool di Matthews. Alla finale del Mondiale vinto dai Lions nel 1966, quando sir Bobby Moore si asciugò il sudore nei pantaloni prima di stringere la mano della regina e ricevere la Coppa.
E trent’anni dopo, nel 1996, per l’Europeo organizzato dall’Inghilterra. In occasione della vittoria dell’Italia di Mancini dello scorso anno all’Europeo non c’era. In rappresentanza della royal family c’era William.
La Regina Elisabetta e il calcio
Il calcio non era una delle grandi passioni della Regina Elisabetta II. Anche se di calcio si occupava spesso. Si trattava di una delle passioni giovanili che condivise durante la sua esperienza nell’esercito. Soprattutto quando conobbe Filippo che invece di calcio era un grande appassionato e conoscitore. Non lo ammise mai. Ma tifava Olympiakos. E guardava con grande simpatia all’Arsenal.
Perché arrivato in Inghilterra giovanissimo, e impegnato nell’esercito, l’Arsenal era la squadra dei militari. Un aspetto che condivise con sua moglie che, prima ancora di conoscerlo, si era molto avvicinata all’Arsenal. Tutta “colpa” di una sua commilitone che poi diventò sua amica. Anche Elisabetta fece una breve carriera militare, condivisa con una donna nota con il nome di Francine, accesissima supporter dei Gunners che fu ospite anche a Buckingham Palace fino alla sua morte, una trentina di anni fa.
Il fatto è che in Inghilterra nessuno si sarebbe mai azzardato a chiedere ad Elisabetta II “per che squadra tieni”. E lei non avrebbe sicuramente mai risposto…
La simpatia per Arsenal
Tuttavia fu proprio l’Arsenal fu l’unica squadra ammessa in visita ufficiale ai tempi dei suoi trionfi europei: era il 2007. La Regina durante un the chiacchierò con Wenger, si fece presentare a uno a uno tutti i giocatori e in particolare parlò con Fabregas: “Sapeva chi ero, conosceva il mio nome, mi chiese della mia famiglia – ricorda oggi il centrocampista spagnolo in forza al Como – e ci confidò di essere affezionata all’Arsenal”.
Anche per questo, con grandissima insistenza, la squadra londinese ha chiesto e ottenuto dalla UEFA il rinvio della partita di Europa League prevista per giovedì e posticipata a data da destinarsi. Fonti ufficiose riportano di un lungo carteggio tra l’Arsenal e la UEFA in cui il club chiedeva con grandissima insistenza di non giocare e di rispettare il lutto nazionale. Cosa che per esempio le altre squadre britanniche impegnate in Europa non hanno fatto, limitandosi a rispettare quelle che sarebbero state le decisioni della UEFA.