Takayuki Morimoto è un eroe indimenticato per il Catania: dopo la Serie A, però, ha vissuto delle esperienze davvero impensabili.
Nella storia del calcio italiano sono tantissime le storie di calciatori che si sono fatti notare per un dato periodo, più o meno lungo, salvo poi lasciare l’Italia e far perdere le proprie tracce. Tra questi, senza alcun dubbio, nella Serie A dell’ultimo ventennio troviamo il giapponese Takayuki Morimoto.
Attaccante classe 1988, il nipponico è arrivato a Catania senza la minima aspettativa su di lui. Era certamente il più giovane marcatore della J League. Ma nel 2006, le incognite su Morimoto a 18 anni erano davvero tante. Gli è bastato un gol, però, per entrare nel cuore dei tifosi, nella sfida salvezza con l’Atalanta al minuto 88′.
Da lì resterà un idolo in Sicilia, dove trascorrerà cinque stagioni consecutive, e poi metà stagione tra dal settembre 2012 al gennaio 2013. Dopo l’addio, però, la sua carriera ha preso strade molto particolari. Ed oggi Morimoto ha 34 anni, e ha vissuto momenti spiacevoli e compiuto scelte davvero bizzarre.
Morimoto il girovago: diversi continenti ed una passione davvero incredibile
A gennaio del 2012, infatti, venne ceduto all’Al-Nasr di Dubai. La nuova avventura, però, durò pochissimo. E Morimoto è dunque tornato in Giappone, in quella J League in cui era sbocciato da giovanissimo. Neanche in patria, però, le cose sono andate benissimo. Sette anni e mezzo e tre squadre diverse (JEF United, Kawasaki Frontale e Avispa Fukuoka): in totale, però, solamente 29 gol in ben 150 presenze.
Ad ottobre 2020, dunque, il ritorno in Europa: lo accoglie il Karagiannia – in seconda serie greca -, ma Morimoto gioca zero partite, con una carriera sul viale del tramonto definitivo. A febbraio del 2021 altro trasferimento ed altro continente. Vola in Paraguay, al Club Sportivo Lequeno, dove però colleziona una sola presenza.
L’avventura in Sud America, infatti, è ricordata ancora oggi per un episodio molto spiacevole. Il giapponese è stato arrestato dopo un incidente con un motociclista, mentre guidava in stato d’ebrezza. Inoltre, è stato accusato anche di mancato soccorso stradale.
Dal giorno in cui arrivò al Catania, sono passati 16 anni: oggi Morimoto è tornato in Asia, al Taichung Futuro, squadra della massima serie del campionato di Taiwan. Tra le altre cose, però, è celebre anche per la sua nuova e bizzarra passione: il nipponico è infatti diventato curiosamente un allevatore di coleotteri. Chi lo avrebbe mai detto, dopo averlo visto in Serie A. Il suo talento non è sbocciato, è rimasto una meteora, ma a Catania c’è chi non ha mai dimenticato le emozioni vissute grazie a lui.