Rangers-Napoli, continua la polemica per la scelta intrapresa dalla UEFA e di tutto ciò che ne scaturisce per i tifosi azzurri.
Vincere in Champions League per 4 a 1 contro il Liverpool, significa avere in mano una squadra di qualità, di carattere e capace di poter sovvertire qualsiasi pronostico in qualsiasi momento. Una capacità unica nel suo genere, che per il Napoli significa poter porre delle solide basi al nuovo progetto tecnico.
Archiviata anche la gara interna con lo Spezia, la squadra di Luciano Spalletti si prepara a dovere per la gara con i Rangers. Uno scontro di Champions League molto importante per gli azzurri. Vincere, sarà fondamentale per continuare a crescere anche dal punto di vista mentale e per sperare di raggiungere gli ottavi.
Rangers-Napoli, è polemica
La gara contro i Rangers si sarebbe dovuta giocare martedì 13 ma la UEFA ha deciso di spostarla perché anche la Scozia è in lutto per la morte della Regina Elisabetta II. Una scelta che è stata intrapresa dopo il rinvio delle partite di Premier League del passato fine settimana.
D’altronde, Il feretro della Regina si trova al momento in Scozia, e fino a martedì sarà ad Edimburgo. Per questo motivo, se l’incontro si fosse giocato di martedì, non si sarebbe potuto garantire l’ordine pubblico per un evento che ospiterà circa 70mila persone. A questo, si va ad aggiungere anche il divieto della trasferta per i tifosi azzurri.
Una decisione che ha creato ulteriore tensione perché, se da un lato c’è il Napoli pronto a rimborsare i soldi del biglietto della partita, dall’altra parte non c’è nessuno che è disposto a rimborsare volo e hotel. Un problema serio, che ha innescato la rabbia dei tifosi partenopei che, oltre a non poter vedere la propria squadra del cuore, rischiano di non poter nemmeno ricevere un rimborso completo.