Divock Origi non sarà tra i convocati per la partita del Milan contro il Napoli. L’attaccante lascia l’Italia: il motivo preoccupa.
Il Milan fa la conta tra indisponibili e infortunati: alla lista si aggiunge anche Divock Origi che non potrà prendere parte alla sfida dei rossoneri contro il Napoli di domenica prossima. Pioli sperava di poter contare sull’ex Liverpool, ma la situazione non ha favorito il tecnico che sarà costretto a trovare altre soluzioni contro i partenopei.
Origi è out, il motivo fa preoccupare lo staff tecnico poiché non è qualcosa possibile da prevedere: sono ancora ignoti i tempi di recupero dato che si tratta di un affaticamento al tendine. Il calciatore ha sempre sofferto di questi problemi: il match con la Sampdoria deve aver favorito un riacutizzarsi di certi fastidi. Ora è necessario fare i conti con il tempo: l’attaccante vola in Belgio per un consulto medico.
Saranno presenti anche i medici della Nazionale per capire l’entità del trauma: se si tratta di una situazione gestibile oppure servirà un altro tipo di strategia. I rossoneri fanno i conti con la sorte, non sempre benevola, ma anche con un fisico che sapevano essere già cagionevole: Origi non è nuovo a questo tipo di guai fisici.
Come riporta MilanNews, sarà necessario stabilire una vera e propria tabella di marcia: si lavorerà sodo durante la sosta, qualora Origi non debba essere sottoposto a interventi o accertamenti. L’obiettivo è tornare in forma subito dopo lo stop per essere disponibile al termine della pausa Nazionali.
Va precisato che questo avvio lampo della Serie A – si è cominciato lo scorso 14 agosto – non ha giovato nessuno: gran parte degli stop, infatti, sono di natura muscolare. Questo significa che molte squadre stanno pagando lo sprint iniziale a causa della pausa Mondiale di Novembre. Subito dopo inizierà un’altra stagione per ritmo e sviluppo, ma prima bisogna premere sull’acceleratore: non tutti sono abituati.
Proprio questa mancanza di “resistenza” paga Pioli: il tecnico rossonero, come i suoi colleghi, è alle prese con una diversa organizzazione di tempi e carichi di lavoro. Non potrebbe essere altrimenti quando ci sono più fronti da tenere aperti: il Milan, infatti, ha anche gli impegni europei con cui fare i conti. Meglio averli questi problemi, ma ogni soddisfazione cela anche degli oneri piuttosto importanti: Origi docet.
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