Giroud-Milan, il centravanti vuole continuare in rossonero: un dettaglio importante apre al rinnovo. Cosa ha sbloccato la trattativa.
Il modellino di San Siro era solo l’inizio, per Giroud il Milan è casa: non lo stabiliscono solo i tifosi che urlano come fosse un veterano dopo ogni suo gol, ma anche i numeri. Il Milan ha iniziato forte anche grazie a lui. Una stagione in ascesa con il tricolore sul petto: a livelli simili niente è un problema, o quasi. C’è un contratto da firmare: il prolungamento sembra essere d’uopo. Inevitabile al termine di un’annata come quella scorsa e l’inizio di questa che ha portato ulteriori certezze: i Diavoli sanno tentare.
Chiedere a Ibra che doveva andare via, fare altro, invece è rimasto per Pioli e un gruppo che sembra essere sempre più affiatato. Rossonero, per molti, torna a voler dire casa. Questa dimora, però, ha un prezzo e Giroud vuole capire – oltre agli attestati di stima che ci sono – se fa ancora parte di questo progetto oppure rischia di dover fare ancora le valigie. La seconda ipotesi sarebbe da evitare, allora tanto vale mettersi d’accordo: quelle che seguiranno saranno settimane cruciali.
Giroud-Milan, si può fare: le basi per il rinnovo
Durante la sosta Nazionali si discuterà il rinnovo, ma c’è già una bozza di accordo: nulla è lasciato al caso. Anche perchè non è il caso – parola di Maldini e Massara – di perdere un giocatore così. In grado di far reparto da solo ed essere anche un uomo spogliatoio non indifferente: si è inserito come fosse un veterano negli equilibri della squadra. Va bene il merito di Pioli, ma il francese ci ha messo molto del suo.
Il resto dovrà mettercelo il Milan che ha già sul piatto un’offerta che non si può rifiutare: niente Padrino, al massimo figlioccio. In barba all’anagrafe e i luoghi comuni sull’età. Prolungamento fino al 2025, con quasi un milione in più. Cifra da appurare anche in base ai bonus. L’intenzione c’è, ora manca tutto il resto che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. A San Siro sono già con la clessidra in mano.