Federico Chiesa è protagonista di una brutta notizia che complica i piani di Allegri: il retroscena sull’infortunio preoccupa la Juventus.
La Juve ha iniziato la stagione senza poter utilizzare sulla carta i suoi migliori giocatori. Al lungo stop di Chiesa si è aggiunto l’infortunio di Pogba che sta privando Allegri di due pedine fondamentali della squadra. I problemi non sono finiti qui perché, oltre alle complicazioni del francese, è arrivata una cattiva notizia anche per l’esterno azzurro.
I tifosi della Juve stanno ancora aspettando il rientro in campo di Federico Chiesa, ormai indisponibile da diversi mesi. Nello specifico l’incubo è iniziato il 9 gennaio 2022 quando il suo ginocchio ha ceduto nella sfortuna notte dell’Olimpico.
L’esito degli esami è stato una mazzata: rottura del crociato anteriore e operazione inevitabile. Uno degli infortuni più gravi per un calciatore che deve svolgere un lungo percorso di recupero prima di tornare a giocare. Ora i tempi previsti sono trascorsi ma del classe ’97 non c’è ancora traccia e la sua assenza inizia ad agitare l’ambiente bianconero.
Chiesa, il recupero si complica: quando è atteso il rientro
La Juventus avrebbe moltissimo bisogno di Federico Chiesa in un inizio stagione poco convincente e scandito da numerosi impegni ravvicinati. La corsa e i gol dell’esterno bianconero mancano eccome a Massimiliano Allegri che però ha sempre predicato calma sul suo effettivo rientro.
Nemmeno il tecnico bianconero però si aspettava di ricevere un segnale poco confortante da questa situazione. Come rivelato dalla “Gazzetta dello Sport”, c’è stato un intoppo nel recupero dell’ex Fiorentina che allungherà la tabella di marcia rispetto alle previsioni iniziali.
Nel comunicato ufficiale della società si parlava di sette mesi di stop ma i tempi saranno sicuramente più lunghi dopo le cattive sensazioni in allenamento. Durante quest’estate ha ricominciato a lavorare sui campi della Continassa ma forzando il suo ginocchio si è nuovamente gonfiato, costringendolo a rallentare e abbassare i carichi di lavoro.
Un imprevisto che cambia la prospettiva del suo rientro, slittato di uno o più probabilmente due mesi rispetto a settembre. Oggi il classe ’97 svolge sedute individuali, lontano dalla squadra e con la consapevolezza che manca ancora qualcosa per rivedere la luce. La Juve spera di averlo per qualche partita a fine ottobre prima di riabbracciarlo definitivamente a gennaio dopo il Mondiale.
