Nel 2009, sbocciava nelle notti europee della Fiorentina il talento di Jovetic. In 13 anni, però, è cambiato tutto: cosa fa oggi Jo-Jo.
Sono passati cinque anni e mezzo dal giorno in cui la Fiorentina ha giocato l’ultima partita nel tabellone principale di una competizione europea. Il 23 febbraio del 2017, infatti, i toscani dicevano addio all’Europa League nei sedicesimi di finale. Oggi, invece, giocheranno la prima partita del girone di Conference League, contro il Riga.
Nel palmares internazionale della Fiorentina, l’unico titolo davvero prestigioso è quello vinto in Coppa delle Coppe nella stagione 1960/61. Tante sono però le emozioni vissute dai viola negli anni. Tra le ultime, quelle più incredibili sono legati ad un nome in particolare: Stevan Jovetic.
Il montenegrino, a Firenze tra il 2008 ed il 2013, ha regalato serate uniche ai suoi tifosi. La più incredibile, comunque, è quella della doppietta contro il Liverpool nella Champions League 2009/10. Una partita che sembrava dover lanciare la carriera di Jovetic tra le big europee. In 13 anni, tuttavia, le cose non sono andate esattamente secondo le aspettative. Ed oggi, a 33 anni, Jo-Jo sta vivendo una pagina particolare della propria vita.
Nel 2013, la Fiorentina riuscì a venderlo per quasi 30 milioni di euro al Manchester City. Ma a quel punto, per lui inizieranno anni difficili, contraddistinti da unica costante: incertezza, sulla sua forma fisica e sulla sua titolarità, tale da impedirgli di imporsi in ogni realtà in cui sia andato dopo aver lasciato La Viola. D’altronde, dopo il 5 agosto 2010, con la prima rottura del crociato, la sua storia è cambiata enormemente.
Se lo ricordato anche i tifosi dell’Inter, con la loro maglia, dal settembre 2015 al gennaio 2017. Ma ricordano soprattutto come, dopo due reti nelle prime tre uscite, si sia praticamente del tutto bloccato: in campionato, i centri saranno solo 6 in 31 presenze totali. Lo stesso numero di gol arriverà nel periodo del prestito al Siviglia (in 21 gettoni).
Così, la stagione 2017/18, Jovetic la inizia con la maglia del Monaco. Ma le tracce del suo talento, oramai, si intravedono solamente. E nel 2019 un’altra rottura del legamento crociato influenzerà anche la sua avventura in Francia, terminata – dopo la scadenza del suo contratto – nel 2021.
A quel punto, il giocatore classe 1989 compie una scelta. Vola in Germania, all’Herta Berlino. E qui ritrova anche un impiego più costante. Nella Bundesliga 2021/22 è tornato per la prima volta dopo cinque anni a superare i 1000 minuti giocati in campionato. In più, segnando anche in terra tedesca, Jovetic è diventato il secondo giocatore della storia (dopo Florin Raducoiu) ad andare in gol in tutti i maggiori cinque campionati europei.
Oggi, nell’Herta Berlino Jovetic è un elemento importante. A rovinargli i piani, però, con una frequenza non banale, intervengono spesso gli infortuni. Che probabilmente ne hanno pregiudicato la carriera sin da subito, non permettendogli di fare quel salto di qualità che, ai tempi della Fiorentina, sembrava concretizzatosi ad appena 20 anni, contro il Liverpool.
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