Crisi Juve sempre più netta con il mancato arrivo di determinati risultati. Ad Allegri, l’obbligo di fare assolutamente bene in Europa.
Non sono mesi semplici per la Juventus, reduce da una stagione estremamente deludente e ancora priva di un’identità che le possa consentire di ritornare ad essere grande, sia in Italia che in Europa. Un problema importante, che condiziona tutto l’ambiente bianconero e il bilancio della società.
In attesa di capire quale sarà la strada giusta per ritornare grandi, si continuano a vagliare delle soluzioni che possano consentire alla Juventus di aumentare i propri ricavi. Un obiettivo arduo da raggiungere ma non irraggiungibile per una società che conta milioni di tifosi sia in Italia che in Europa.
Crisi Juve, bilancio in rosso
Una delle soluzioni dell’ultimo periodo riguarda il merchandising e tutto ciò che deriva dalla vendita delle magliette. Un ricavo non trascurabile, soprattutto in quest’ultimo periodo, che con Pogba prima e Cristiano Ronaldo poi ha dato i suoi frutti. Basti pensare che, quando il francese ha avuto la numero 10 e poi è arrivato il portoghese, i ricavi derivanti dalle maglie vendute ha fatto registrare un più 20 milioni di euro in un solo anno.
Nonostante però queste soluzioni, i bianconeri sono alle prese con un vero e serio problema: il possibile rosso in bilancio. L’ennesimo della sua storia, che però mette in crisi la stessa società. Secondo quanto viene riportato dall’edizione odierna della ‘Stampa’, si prevede un buco di 250 milioni.
Un dato che fa pensare e che è peggiore di quello della passata stagione dove si registrò un rosso da 210 milioni di euro. Questa volta, neanche un attivo di 30 milioni sul mercato e un abbassamento del monte ingaggi di 20 milioni può aiutare la Juventus. Per questo motivo, sarà fondamentale fare bene in Champions League perché, il solo passare la fase a gironi, consentirebbe ai bianconeri di ottenere circa 70 milioni di euro.