Alexander Ceferin (LaPresse)
Mondiali, è tutto deciso: l’annuncio di Ceferin spiazza. Clamorose e sorprendenti dichiarazioni del presidente dell’UEFA
L’assegnazione da parte della FIFA dei Mondiali di calcio del 2022 ad un paese emiratino come il Qatar ha fatto storcere la bocca a molti, soprattutto in Europa. In particolare l’UEFA, il massimo organismo calcistico continentale non ha digerito affatto una scelta legata evidentemente a meri interessi di natura economica.
Il numero uno dell’UEFA, Alexander Ceferin, non ha mai nascosto la sua sincera avversione nei confronti del Qatar ricordando spesso come nel paese arabo i diritti umani, in particolare delle donne, siano sistematicamente violati.
Il progetto qatariota di mettere le mani sulla principale manifestazione calcistica internazionale prese corpo nel 2011 quando come primo passo in vista della candidatura ad ospitare la kermesse iridata, lo sceicco Al-Thani acquistò il Paris Saint Germain facendone nel giro di qualche anno uni dei club più ricchi e potenti del mondo.
Alla fine il piano degli sceicchi è andato a buon fine e tra poco più di due mesi al netto di polemiche e contestazioni il Qatar ospiterà la 22/a edizione dei mondiali di calcio.
Ma intanto si sta già lavorando per il futuro e in particolare l’UEFA si è posta come obiettivo riuscire ad evitare che un’altra edizione della coppa del mondo possa finire in paesi dalla dubbia credibilità.
Intanto sono stati già assegnati quelli del 2026 che si disputeranno, rigorosamente in estate, tra Stati Uniti, Messico e Canada. Ma la bgarre politica sta già infuriando in vista dell’edizione del 2030, sulla quale FIFA e UEFA sono pronte a darsi battaglia.
In tal senso fanno un certo effetto le ultime dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’UEFA, Aleksander Ceferin. Il numero uno di Nyon non nutre alcun dubbio: il Mondiale del 2030 sarà ospitato da Spagna e Portogallo.
L’avvocato sloveno, nel corso di una conferenza organizzata dalla Federcalcio lusitana, si è decisamente sbilanciato: “Vincerà questa proposta (Spagna e Portogallo) e faremo tutto il possibile per aiutare due Paesi che amano, vivono e respirano il calcio e hanno buone infrastrutture“.
Dunque, l’edizione del 2030 potrebbe davvero disputarsi nella penisola iberica. Per il Portogallo sarebbe una prima volta, mentre la Spagna ha già ospitato i Mondiali nel 1982, un’edizione particolarmente cara a noi italiani.
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