Il giorno dopo la sconfitta col Napoli la società biancoceleste risponde: “Il Var deve e può aiutare, avrebbe visto rigore solare su Lazzari”
Il giorno dopo la sconfitta col Napoli, in casa Lazio ci si lecca le ferite. Da una parte c’è la questione tecnico-tattica, dove i partenopei hanno letteralmente surclassato i biancocelesti, dall’altra però ci sono alcuni episodi in determinate situazioni della partite che hanno condizionato non poco il risultato, almeno secondo Sarri e la società.
Il primo, e la polemica è montata subito dopo la partita, è il fallo che Kim commette ai danni di Luis Alberto prima di colpire di testa e battere a rete. Il coreano, nel tentativo di liberarsi dalla marcatura dello spagnolo lo spinge e cade a terra. E’ in quel momento, non essendo ancora in gioco la palla, che l’arbitro (come fanno tutti i suoi colleghi del resto visto che è una direttiva di Rocchi) avrebbe dovuto fermare il gioco andare in area e parlare con i giocatori.
Ma questo non è stato fatto. Kim, ormai indisturbato, salta da solo in mezzo all’area e segna la rete del pareggio. Solo Immobile e Luis Alberto inseguono subito l’arbitro, qualche secondo prima che lo stesso conceda il gol. Si vede Cataldi accanto a lui nelle riprese televisive ma Luis Alberto e Immobile sono lì ad inveire nei confronti dell’arbitro Sozza.
Sarri rischia il deferimento
Magari il Napoli avrebbe segnato ugualmente, forse non lì ma qualche minuto dopo, ma l’azione andava fermata. Come si fa sempre. L’altro episodio è la gomitata di Mario Rui a Lazzari in corsa in piena area di rigore. Lì le proteste sono state più vibranti, tanto che Milinkovic, il primo ad inveire contro Sozza, viene ammonito subito, ma poi anche Immobile e Cataldi.
Durissima la presa di posizione di Sarri, anche lui ammonito, nel dopo partita. Le sue frasi su dopo Bologna e prima di Torino con qualche dirigente arbitrale che avrebbe fatto allusioni pesanti, verranno ascoltate. Non è escluso che il tecnico della Lazio venga deferito e convocato per chiedere spiegazioni di quelle sue parole.
Lotito resta in silenzio, ma al suo posto ha parlato un ex arbitro di serie A, Marco Gabriele, dirigente laziale e addetto agli arbitri in casa biancoceleste: “Il Napoli ha vinto una partita molto combattuta e facciamo i complimenti alla squadra. Sul risultato pesano però anche episodi che riguardano la direzione di gara. In primis la scelta dell’arbitro di non concedere il calcio di rigore per una gomitata a Lazzari in area. In questi casi il VAR può aiutare la decisione del direttore di gara, che però ha scelto di non andare neanche davanti al monitor: avrebbe visto sicuramente un rigore solare”.
“Sul gol del pareggio del Napoli – riprende Gabriele nella nota – c’è una spinta su Luis Alberto che era in marcatura, nemmeno questa presa in considerazione dall’arbitro. A cosa serve la tecnologia, se non a evitare sviste del genere? Inoltre, anche in questa gara la Lazio ha subìto una gestione dei cartellini incomprensibile e a senso unico, con quattro ammonizioni, di cui tre concentrate in pochi minuti e nel momento in cui la Lazio stava provando a riequilibrare il risultato”. Da rimarcare il fatto che per la terza gara consecutiva l’avversario della Lazio non ha avuto alcun cartellino giallo. Una coincidenza? Probabile o, secondo Sarri, forse no