Teun Koopmeiners ha deciso con una tripletta Atalanta-Torino, posticipo che ha chiuso la quarta giornata. Un momento storico per tutto il calcio olandese
Atalanta-Torino è iniziata con le lacrime per l’addio a Bergamo dello sloveno Josip Ilicic. Un ultimo abbraccio, dopo 172 partite, 60 gol e 44 assist. Dopo una storia passata attraverso gioie, traguardi storici come la semifinale di Champions League sfumata solo nel finale contro il PSG, e il buio della depressione.
Ma dopo la commozione, è iniziato un altro film con un diverso attore protagonista. Si tratta dell’olandese Teun Koopmeiners. Sua la tripletta che ha steso il Torino di Juric e ha permesso all’Atalanta di raggiungere la Roma in testa alla classifica.
Due rigori che hanno fatto infuriare Juric, inframmezzati da un rasoterra dal limite, hanno deciso la partita. Ininfluente la rete di Vlasic, autore del momentaneo 2-1.
In questi novanta minuti, Koopmeiners è riuscito a riprendere un filo interrotto nel 1992, quando Marco Van Basten faceva il bello e il cattivo tempo in casa del Napoli.
Dopo Van Basten, ecco Koopmeiners: il record in Atalanta-Torino
Van Basten era stato infatti l’ultimo degli olandesi ad aver segnato una tripletta in Serie A. Una lista che comprende solo quattro giocatori, compreso Koopmeiners.
Il primo è il pioniere del calcio olandese in Italia, il primo orange ad aver giocato in Serie A. Si tratta di Faas Wilkes, autore di 56 gol in 95 presenze tra il 1949 e il 1952 con la maglia dell’Inter. In quei tre anni, però, non riesce a vincere lo scudetto. I nerazzurri non vanno oltre il secondo posto. Nel 1952-53 gioca con la maglia del Torino, ma segna una sola rete in 12 partite e a fine campionato parte per Valencia.
Il secondo olandese capace di segnare tre gol in Serie A è Wim Kieft, anche lui ex del Torino. In Italia è arrivato nel 1983 per giocare nel Pisa. La prima stagione si chiude con la retrocessione in Serie B. L’olandese, uno dei grandi stranieri nella storia dei toscani, segna 15 gol nel campionato cadetto. E’ uno dei principali protagonisti dell’immediata promozione. Ne aggiungerà altri sette in Serie A nel 1985-86. Poi è passato al Torino dove ha realizzato sedici reti in 32 partite, compresa una tripletta all’Avellino il 2 novembre 1986. In quel momento è in testa alla classifica cannonieri con “Spillo” Altobelli. Ma un infortunio in nazionale lo terrà fuori due mesi. Al ritorno non è più lo stesso.
Infine, prima della tripletta di Koopmeiners ci sono i quattro gol di Van Basten al San Paolo nel 5-1 dell’8 novembre 1992 che mette in crisi il Napoli. Quattro gol tutti diversi, di cui l’olandese si compiace ma non troppo. “Adesso sembra tutto facile – dice -, il pallone va sempre dentro. Ma il momento difficile arriverà”. Il tempo, purtroppo per lui, gli avrebbe dato ragione presto.