Juventus sempre nel mirino in quest’ultimo periodo. A parlare questa volta è un ex dirigente bianconero che ha espresso il suo parere.
Non sono tempi eccezionali in casa Juventus che, dopo aver vinto nove scudetti di fila ed essere andata vicina alla vittoria della Champions League per due volte, sta affrontando un periodo difficile. Una rivoluzione che non riesce e soprattutto, un inizio di ciclo che non avviene in modo completo.
Nonostante il ritorno di Massimiliano Allegri in panchina, i bianconeri non sono ancora riusciti a ripartire nella maniera giusta, dimostrando di avere delle grosse difficoltà nel riprendersi quel ruolo di super potenza degli ultimi anni. Una difficoltà che crea una sorta di scoramento intorno alla squadra.
Juventus, l’ex dirigente vuota il sacco
Ciò che sta passando la società torinese in questi ultimi due anni, lo ha già vissuto dopo Calciopoli e anche sul finire degli anni 80′. Periodi dove c’è stato bisogno del tempo necessario per carburare e ritornare ad essere di nuovo protagonista in Italia e in Europa nel modo migliore.
Nella sua storia, la Juventus ha avuto vari dirigenti che, a modo loro, hanno provato a fare la storia del club. Non sempre però è andato tutto come doveva andare, al punto tale da rimpiangere la scelta fatta. Tra questi c’è sicuramente Luca Cordero di Montezemolo che, al termine dei Mondiali del ’90, assunse la carica di vicepresidente esecutivo del club bianconero.
Un incarico che, a detto di Montezemolo in un’intervista al ‘Correre della Sera’, non fu eccezionale: “Fu un errore dire di sì. Dopo l’avventura bellissima di Italia ‘90, non ne potevo più del calcio, di stadi, partite, arbitri… Ma non potevo rifiutare. E poi l’Avvocato si era infatuato di Maifredi. Era il tempo del Milan di Sacchi, e lui in fondo aveva sempre amato il bel gioco: Sivori, Platini, Maradona, Baggio“.