Belotti-Dybala, storia di una grande amicizia? Il retroscena sconvolge i tifosi

Belotti-Dybala, storia di una grande amicizia? Il retroscena sconvolge i tifosi. L’ex Torino e la Joya si ritrovano nella Roma dopo gli anni a Palermo

Si sono ritrovati in un’assolata e caldissima domenica di fine agosto nella Capitale, di nuovo insieme dopo sette anni in cui hanno vissuto sulle due sponde della Torino calcistica. Paulo Dybala e Andrea Belotti da oggi determineranno insieme il destino della Roma di Josè Mourinho, il tecnico che ha fatto di tutto per poterli riunire sotto la stessa bandiera.

Dybala e Belotti
Dybala e Belotti (Ansa)

Nell’estate del 2013 il centravanti di Calcinate e il giovane talento argentino furono i due principali colpi di mercato del Palermo di Maurizio Zamparini che ambiva a tornare in Serie A. I due formarono una coppia praticamente perfetta: il genio e la fantasia di Dybala, il fiuto del gol e la forza fisica di Belotti.

Ed è soprattutto grazie a loro che i rosanero conquistarono subito promozione. L’anno successivo, sul palcoscenico della Serie A, il tandem Belotti-Dybala contribuì a fare del Palermo una delle squadre rivelazioni del campionato 2014-2015.

Ma a dividere la coppia fu il mercato: Dybala fu acquistato dalla Juventus, Belotti dal Torino. Il resto della storia è arcinoto, fino al caloroso abbraccio di questo pomeriggio, per un’intesa che si ritrova e che già accende la fantasia dei tifosi giallorossi.

Belotti-Dybala, le parole del Gallo spiazzano tutti

Belotti e Dybala
Belotti e Dybala (Instagram)

Ma a distanza di anni si può appurare che il rapporto tra i due non sempre è stato idilliaco, almeno sul campo. In un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Sky, quando era l’autentico trascinatore del Torino, Belotti si espresse in termini non proprio lusinghieri nei confronti di Dybala.

“Dybala? L’ho conosciuto nell’anno della Serie B a Palermo. Si vedeva che aveva delle qualità eccezionali, dei numeri che vedi fare a pochi giocatori. Però in Serie B non riusciva ad essere incisivo“.

Ma una volta ottenuta la promozione, la musica è cambiata completamente: “Quando siamo arrivati in Serie A ricordo che appena è iniziato il ritiro sembrava un giocatore diverso, molto più maturo e completo. Aveva acquistato una sicurezza dei propri mezzi, una personalità che gli ha permesso di esprimersi come meglio poteva”.

Adesso entrambi sono chiamati a portare in alto un club nuovamente ambizioso e affamato di successi come la Roma di Dan Friedkin.

 

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