Monza, Berlusconi va su tutte le furie: le accuse spiazzano. Il patron dei brianzoli fatica a digerire il ko casalingo contro l’Udinese
I tempi d’oro del grande Milan appartengono ormai al grande libro dei ricordi più belli. Adesso Silvio Berlusconi è costretto a soffrire per una squadra, il Monza, che almeno per ora è molto lontana dai vertici del calcio italiano.
Il Monza, che grazie agli ingenti e munifici investimenti del’imprenditore milanese fondatore del gruppo Mediaset è salito in pochissimi anni dalla Serie C alla massima serie, ha avuto un impatto iniziale con il calcio dei grandi tutt’altro che esaltante.
La squadra biancorossa allenata dall’ex milanista Giovanni Stroppa dopo tre giornate di campionato è ancora ferma a zero punti, inchiodata sul fondo della classifica.
Dopo i due ko contro Torino e Napoli, Berlusconi e il direttore generale Galliani speravano che con l’Udinese potessero arrivare i primi punti in classifica.
Così non è stato, perchè un gol del nuovo giocatore del Tottenham Destiny Udogie a poco più di dieci minuti dalla fine ha gelato le speranze dei tifosi presenti all’U-Power Stadium.
La sconfitta per 2-1 contro i friulani non è stat però digerita dal presidente Silvio Berlusconi. Al termine della gara il patron si è lasciato andare a dichiarazioni molto pesanti, destinate a far discutere.
Monza, Berlusconi furioso: “E’ inaccettabile”
Il patron del Monza ne ha per tutti, a cominciare dal tecnico Giovanni Stroppa: “Lui è qui con noi, speriamo che la strada si riprenda e possa migliorarsi. Iniziare il campionato di A con tre ko consecutivi è una cosa molto, molto negativa. La squadra non apòòica certi schemi concordati prima delle partite e questo non va bene“.
Ma le bordate rivolte e Stroppa sono una bazzecola rispetto all’attacco, durissimo, che Berlusconi rivolge al direttore di gara, l’arbitro Di Bello: “E’ stata una partita sfortunata, ma è doveroso sottolineare che l’Udinese ha giocato in dodici. C’era anche l’arbitro con loro, un arbitraggio davvero scandaloso. L’arbitro Di Bello dovrebbe chiamarsi Di Brutto”.
Insomma, nonostante l’età che avanza inesorabile, Silvio Berlusconi non ha perso nulla della grinta e dello spirito combattivo che hanno caratterizzato la sua presenza ultra trentennale nel mondo del calcio.
