Cristiano Ronaldo è il capocannoniere all-time della Champions League. Messi potrebbe eguagliarlo ma c’è un record che difficilmente batterà
Cristiano Ronaldo e Leo Messi hanno cambiato la storia del calcio. E naturalmente anche quella della Champions League. Il portoghese è il miglior capocannoniere di sempre della competizioni, e delle coppe europee prese nel suo insieme.
Il portoghese ha firmato il primo gol solo alla 27ma presenza con la maglia del Manchester United. Ma con il passaggio da esterno a centravanti la storia è cambiata completamente. CR7 ha segnato infatti 140 gol complessivi in Champions League, più del doppio rispetto a quelli di Alfredo Di Stefano, che rimane il capocannoniere assoluto della Coppa dei Campioni quando si giocava con meno squadre e solo partite di andata e ritorno. La sua media che sfiora il gol a partita, 49 reti in 58 presenze, rimane ancora oggi inavvicinabile per le icone del calcio moderno.
Ronaldo è l’unico giocatore ad aver segnato in tre finali di Champions League. Come Messi, ha segnato otto triplette in questa competizione. L’argentino, il suo grande rivale, è il miglior bomber in Champions con una singola squadra grazie alle 120 reti con la maglia del Barcellona. Ha anche segnato per 17 edizioni consecutive, come solo Karim Benzema è riuscito a fare.
E’ proprio per togliergli qualche record, o per evitare che Messi lo avvicini nella classifica cannonieri all-time, che Cristiano Ronaldo vuole lasciare il Manchester United e passare in una squadra tra le 32 qualificate alla Champions League che partirà a settembre. Ma c’è un primato che Messi non gli ha tolto, e che difficilmente qualcuno gli toglierà.
Cristiano Ronaldo, lo storico primato in Champions League
Se si guarda alle reti segnate in Champions in una singola stagione, il portoghese non ha rivali. E non è solo un’espressione metaforica. CR7 occupa tutti i primi tre posti in questa particolare classifica.
La sua stagione migliore dal punto di vista realizzativo nella principale competizione UEFA per club resta il 2013-14. Ne segnò 17, a partire da una tripletta nel 6-1 contro il Galatasaray nella peima giornata del girone. Oltre ai sei nella prima fase, CR7 ha aggiunto quattro centri negli ottavi, uno nei quarti, due in semifinale, e la ciliegina del gol del 4-1 nella finale vinta contro l’Atletico Madrid.
La sua seconda stagione più prolifica, che è anche la seconda migliore in assoluto per un singolo giocatore in Champions, l’ha vissuta nel 2015-16. Sedici le reti complessive in quell’edizione del portoghese, di cui undici nella fase a gironi: un record nella storia della manifestazione. Un primato favorito dalla tripletta nella prima giornata contro lo Shakhtar Donetsk e i quattro contro gli svedesi del Malmö. Stavolta non ha segnato nella finale di San Siro contro l’Atletico Madrid ma ha battuto il rigore decisivo nella serie che ha assegnato il titolo.
Nel 2017-18 ne ha segnati 15, che gli vale anche il terzo posto in classifica, insieme a Robert Lewandowski (2019-20) e Karim Benzema (2021-22).
In questa classifica, Messi è solo quarto con i 14 gol realizzati in Champions nella stagione 2011-12, in cui l’argentino batterà tutti i record grazie alle 73 reti complessive in 60 pattite in tutte le competizioni. Nel corso di quell’edizione della Champions, Messi ha rifilato una cinquina ai tedeschi del Bayer Leverkusen. Ancora oggi, è l’unica partita in cui un singolo giocatore è andato cinque volte a segno nella fase a eliminazione diretta della Champions League.