La moglie di Angel Di Maria è stata protagonista di una vicenda spiacevole: il terribile retroscena è incredibile e spaventa i tifosi.
Non è stato sicuramente fortunato l’esordio di Di Maria con la Juve dove, dopo la prima magia regalata a nuovi tifosi, si è dovuto fermare per infortunio. Tra l’altro la sua assenza si è subito fatta sentire nella partita successiva con la Sampdoria, conclusa sul punteggio di 0-0 con pochi spunti offensivi per i bianconeri.
Insomma Allegri non ha fatto in tempo a gustarsi il suo fantasista che già deve rimpiangerlo e rischia di farlo anche nella prossima sfida con la Roma. L’argentino infatti difficilmente riuscirà a recuperare in tempo per il big match dell’Allianz Stadium, valido per la terza giornata di Serie A.
Nel frattempo la moglie ha sorpreso tutti, raccontando di essere stata protagonista di una vicenda terribile. Una confessione inaspettata con tanto di retroscena e dettagli precisi che ha spaventato gli stessi tifosi.
Di Maria, la moglie in preda al panico: “Voglio morire”
Lo sbarco di Di Maria a Torino ha portato tantissimo entusiasmo tra i tifosi che l’hanno accolto con grande calore e affetto. Un’euforia generale che è scoppiata in occasione del debutto ufficiale contro il Sassuolo, dove ha segnato e regalato le prime giocate di classe.
L’ex PSG si è subito ambientato bene in Italia come la sua famiglia. Durante la sua carriera però non è stato sempre così come svelato dalla moglie Jorgelina Cardoso. Quest’ultima, durante un intervento alla tv argentina LAM, ha dichiarato di aver trascorso un incubo in un determinato momento della sua vita.
Nello specifico durante il soggiorno in Inghilterra quando suo marito ha accettato di giocare al Manchester United nell’estate del 2014: “Mi ha detto che aveva questa proposta e gli ho detto di andarci da solo ma lui voleva venissi anch’io. Era un’offerta da un sacco di soldi, il doppio di quella del Real Madrid e quindi siamo andati. Se lavori in un’azienda e qualcuno ti offre il doppio dello stipendio, corri”.
La scelta però è stato fallimentare sotto tutti i punti di vista, non solo a livello calcistico dove il classe ’81 non è riuscito a lasciare il segno all’Old Trafford. In particolare la quotidianità era molto differente da quella spagnola: “Non mi è piaciuto per niente, le persone per strada sono strane, il cibo è disgustoso e le donne sembrano di porcellana. Quando andavi in giro non sapevi se ti avrebbero ucciso. Noi eravamo abituati a Madrid, nella squadra migliore al mondo dove tutto era perfetto. Un giorno gli ho detto che volevo uccidermi perché alle due di pomeriggio era già notte”.