Lo storico radiocronista della Rai Riccardo Cucchi esalta la “sua” Lazio, indica le sue favorite per lo scudetto e la possibile sorpresa
Per anni con la sua voce ha deliziato milioni e milioni di tifosi in tutta Italia. Di partite ed eventi ne ha raccontati tanti, e poi guardandolo bene, nonostante abbia lavorato in Rai per anni e fatto sognare diverse generazioni, Riccardo Cucchi sembra davvero un ragazzino. Sempre sorridente, sempre ottimista e sempre disponibile con tutti.
Con il Bologna sabato scorso è andato all’Olimpico a vedere la “sua“ Lazio, la squadra per cui tifa e ha il cuore sin da quando è bambino, ma nessuno se ne era mai accorto, proprio per via della sua incredibile professionalità. “Mi sono emozionato parecchio perché da quando ho smesso di fare il mio lavoro ho rifatto l’abbonamento e non lo facevo da quando ne avevo 25. E per me è stata un’emozione fortissima“, ha racconto l’ex giornalista Rai che nella sua carriera, oltre a seguire mondiali, Olimpiadi e la nazionale di calcio, ha visto tantissime squadre di calcio e tantissimi campionato. L’esperienza non gli manca affatto.
Dunque partiamo dalla Lazio, allora.
“Sono stato felice di andare allo stadio, mi piace molto vivere questa gioia con tanti bambini che sono attorno a me e il calcio può cambiare e diventare ancora più bello con lo sguardo dei bambini”.
E la Lazio come l’ha vista?
“Il Bologna una squadra ostica come lo sono tutte quelle di Mihajlovic, ma molto bene, per me potrà fare una gran bella stagione e anche divertente grazia a Sarri. Il suo, vedendolo dallo stadio e in curva, già perché sono un tifoso di curva, mi piace stare lì, ad ogni modo è un modulo a cono quasi. Un 433 molto limpido, brillante e veloce. Ci sarà da divertirsi”.
Dunque ottimista?
“Si, lo sono abbastanza ottimista. Oggettivamente è stato un mercato soddisfacente per Sarri, accontentato in tutti i suoi desideri, forse manca qualcosa sulla sinistra, ma ha notevoli ricambi. Ci sono due nuovi portieri, Maximiano ora però non va crocifisso, Provedel mi ha dato una sensazione di sicurezza, la difesa, ben registrato e ben governata da Romagnoli”
E poi c’è Immobile…
“Sul gol per me è stato straordinario per il movimento che fa per come evita il fuorigioco con grande intelligenza, qualcosa che meriterebbe di essere visto nelle scuole calcio. Immobile che conferma il grande fiuto per il gol. In tanti, forse non si rendono conto di chi abbiamo davanti, il più forte e bravo centravanti italiano. Dispiace che in nazionale non sia ancora riuscito ad esprimersi come meriterebbe, ma dovrebbe giocare come fa nella Lazio con il corpo davanti alla porta e non alle spalle. Certo poi qui ha Luis Alberto e Milinkovic...“
Riccardo Cucchi: “Kvaratskhelia? Meno male che non faccio più radiocronache”
Il resto del campionato?
“Qualche partita l’ho vista e debbo dire per il momento sono rimasto colpito da un paio di aspetti, ma siamo ancora alla prima giornata e sarà un campionato anomalo, perché sarà diviso in due campionati, ci sono i mondiali, con due momenti diversi sul piano della preparazione atletica e lì bisognerà rimettere in moto tutto”
Quali sono le cose che l’hanno colpite?
Due cose: che non ci sono stati pareggi, che hanno vinto tutte le più forti e tutte quelle inserite nella griglia delle migliori, dei gol di Rebic, Lukaku, Immobile e Vlahovic, ma mi ha colpito molto il georgiano del Napoli Kvaratskhelia, un ragazzo di 21 anni che gioca in quel modo alla prima, beh mi ha impressionato. Diciamo che per fortuna non faccio più le radiocronache altrimenti sarei impazzito con quel nome, anche se mi sarei preparato a dovere. Ma è davvero bravo quel ragazzo”
E poi, mi diceva anche…
“Si, ho notato squadre che cercano di più la verticalizzazione e per chi ama divertirsi è una cosa molto incoraggiante, anche perché il palleggio orizzontale rende la partita meno godibile, speriamo non sia stata una cosa casuale”.
Le altre squadre di questo campionato?
“Beh, devo ammettere che la Roma è una squadra ben fatta e ben formata, non l’ho vista giocare ancora, ma mi hanno detto che avrebbe potuto segnare molti, gol. E’ forte, poche squadre possono mettere davanti gente come Dybala, Pellegrini, Abraham e Zaniolo“
Le big?
“Credo che il Milan ha un piccolo vantaggio rispetto alle altre, ma c’è equilibrio altissimo, decisamente superiore rispetto allo scorso anno”.
Una sorpresa?
“Attenzione al Napoli, lì dicono che sono tutti scontenti, tutti arrabbiati con De Laurentiis, ma per me è una squadra forte, mi ha impressionato. Quindi, occhio al Napoli di Spalletti, e lo dico sul serio”
Non mi ha nominato la Juve.
“La Juventus è un punto interrogativo. Per carità è hanno preso Di Maria, Pogba ma anche tanta sfortuna prima col francese e adesso con Di Maria. E’ una squadra che deve ricompattarsi e riformarsi. Se ci riesce, allora sono dolori per tutti”