Cristiano Ronaldo, che figuraccia: la multa è inevitabile. E’ un periodo no per il 37enne fuoriclasse portoghese il cui futuro è ancora incerto
Non è un momento particolarmente propizio per Cristiano Ronaldo. Il 37enne fuoriclasse portoghese, i cui rapporti con il Manchester United sono ormai ridotti al lumicino, a due settimane dalla conclusione della sessione estiva di mercato non ha alcuna certezza sul suo futuro.
Il problema di un campione arrivato alla soglia dei 40 anni, con un ingaggio insostenibile per qualsiasi club europeo, è che quasi certamente sarà costretto ad accettare qualche ricca offerta in arrivo da un paese arabo o dagli Stati Uniti.
La volontà del fuoriclasse portoghese di continuare a giocare in Europa si scontra inevitabilmente con una realtà particolarmente lontana dai suoi attuali standard.
L’ipotesi di una sua permanenza allo United appare ad oggi quanto mai remota. Cristiano Ronaldo ha ormai pessimi rapporti con alcuni compagni di squadra, con gli stessi tifosi e soprattutto con il tecnico Erik ten Hag.
E nonostante i tentativi di trovare una mediazione da parte della dirigenza dei Red Devils e dell’agente del giocatore, il potente Jorge Mendes, l’avventura di CR7 in Premier League sta per giungere alla conclusione.
Cristiano Ronaldo, altra batosta per il portoghese
E come se tutto questo non bastasse, un’altra tegola si è abbattuta sull’ex Real Madrid e Juventus in queste ultime ore. Sono arrivate spiacevoli novità per il portoghese in merito a un episodio risalente all’aprile scorso.
Esattamente il 9 aprile, al termine della sfida tra Everton e Manchester United vinta dai Toffees, un infuriato e particolarmente stizzito Cristiano Ronaldo fece cadere a terra di proposito lo smartphone di un ragazzo che dagli spalti del Goodison Park lo stava riprendendo.
A distanza di quattro mesi dall’accaduto, la polizia del Merseyside in una nota ufficiale ha fatto definitivamente chiarezza:
“Possiamo confermare che un uomo di 37 anni (CR7) ha partecipato volontariamente ed è stato ascoltato in relazione a un’accusa di aggressione e danno penale. L’accusa si riferisce alla partita di calcio Everton-Manchester United giocata a Goodison Park sabato 9 aprile. La questione è stata affrontata attraverso la contitional caution (pagamento di una multa). La questione ora è conclusa“.