Serie A su DAZN, continua la diatriba: i problemi tecnici diventano anche una questione politica. Parla il Presidente del Codacons.
Serie A su DAZN, continua la bufera: i problemi tecnici nelle prime due giornate di campionato hanno riaperto il caso. I tifosi sono impazienti e non hanno intenzione di far passare i disguidi sotto silenzio: la Lega avrebbe dato un ultimatum a DAZN, ma le cose sono più complicate di come appaiono.
Esistono regolamentazioni e termini da verificare, motivo per cui l’emittente ha modo di rimettere a posto la falla. Tuttavia se i problemi persistono è necessario fare qualcosa: la diatriba diventa anche politica, alcuni schieramenti hanno preso la situazione a cuore. Valentina Vezzali – Sottosegretario allo Sport – ha chiesto di mettere le cose in chiaro.
Serie A, è braccio di ferro con DAZN: che succede adesso
Poi c’è anche il Codacons che ha già inoltrato una denuncia nei confronti dell’emittente. Proprio per questo, il Presidente Gianluca Di Ascenzo ha parlato ai microfoni di TVPlay per fare chiarezza: “Sembra un film già visto, se ne è parlato anche alla Camera l’anno scorso dell’importanza del calcio per il popolo italiano. Ci si aspetta ora sicuramente dei rimborsi, anche se un indennizzo minimo non basterà probabilmente a coprire il danno che c’è stato nel fine settimana”.
In seconda battuta Di Ascenzo chiarisce riguardo le prossime mosse del Codacons: “Sì confermo che ci sarà denuncia per interruzione di pubblico servizio e truffa nei confronti di DAZN, l’importanza del calcio a livello nazionale è stata ribadita anche dalla politica”. L’iter giudiziario si è messo in moto, dunque.
Questa è una dinamica che non si risolverà in breve tempo e sembra essere destinata a coinvolgere anche tutta quella mole di addetti ai lavori che mandano avanti l’emittente. Gli scenari restano in divenire, sicuramente l’atmosfera è tutt’altro che rosea aspettando dei chiarimenti ulteriori. Alla prossima giornata di campionato manca sempre meno e segnali – nel vero senso della parola – dovranno arrivare dalla piattaforma quanto prima per evitare di inasprire una diatriba legale già in essere.