Massimiliano Allegri è risultato decisivo per la vittoria della Juve col Sassuolo: la frase alla squadra che ha fatto svoltare la partita.
La Juve, a differenza della scorsa stagione, ha iniziato col piede giusto il nuovo campionato. Nella prima giornata di Serie A è arrivata una rotonda vittoria per 3-0 col Sassuolo, firmata dalla doppietta di Vlahovic e dal primo gol di Di Maria.
Un successo importante e convincente per i bianconeri che però non avevano iniziato benissimo la partita. Durante il primo tempo il Sassuolo ha avuto un paio di buone occasioni per passare in vantaggio, sfruttando la poca attenzione della Juve.
La squadra di Allegri è sembrata un po’ intimorita, confusa e messa male in campo soffrendo le iniziative degli avversarti che più volte sono andati vicino al gol. La svolta è arrivata durante il cooling break grazie a un’indicazione tattica del tecnico toscano che ha cambiato l’inerzia della gara.
Allegri “sveglia” la Juve: la mossa chiave col Sassuolo
All’Allianz Stadium la scena è stata tutta per Vlahovic e Di Maria, i due marcatori che hanno colpito e affondato il Sassuolo. Dietro alla vittoria della Juve però ha avuto un ruolo decisivo anche Massimiliano Allegri che dalla panchina ha guidato i suoi ragazzi ai primi tre punti della stagione.
In particolare c’è stato un momento in cui il tecnico bianconero, come svelato durante l’intervallo da un suo giocatore, ha “svegliato” la squadra che ha avuto più di qualche difficoltà nei primi minuti di gioco.
Dopo la fine del primo tempo non è passata inosservata la frase di Danilo che, intervistato ai microfoni di DAZN, ha raccontato un curioso retroscena. Il terzino brasiliano ha raccontato come il proprio allenatore sia riuscito a ribaltare le sorti dell’incontro grazie ai suoi ordini: “Ci ha detto di metterci a posto nelle posizioni perché eravamo troppo lontani tra i reparti e uscivamo male dalla loro pressione. Abbiamo cambiato ed è andato meglio”.
Una mossa confermato più dettagliatamente dallo stesso protagonista al termine del match: “Il Sassuolo aveva tirato molte volte e non riuscivamo a tenere in mano il gioco. Ho messo Di Maria largo e Cuadrado dall’altra parte, poi le cose sono cambiate”.
