Nel postpartita di Lecce-Inter ” Sacchi da una stoccata a Simone Inzaghi e Lukaku. Che ha detto l’ex-allenatore del Milan degli “Immortali”.
Prima di Campionato ed ecco subito le prime polemiche. Gli strascichi da post-partita sono iniziati già nella prima serata, terminati i match pomeridiani, per proseguire durante la notte. Tra questi diverse considerazioni più o meno velenose tra cui si erge la stoccata perentoria di Arrigo Sacchi contro l’Inter. Nel mirino dell’ex-allenatore in particolare Simone Inzaghi e Romelu Lukaku.
Si riparte con la Serie A e le discussioni ruotano tutte o quasi attorno alle prestazioni delle milanesi. Se da un lato il gioco spumeggiante del Milan mette tutti d’accordo, con qualche divisione sul rigore, l’Inter invece fa più discutere. La prova dei nerazzurri ha destato infatti non poche perplessità e i commentatori si sono letteralmente sbizzarriti.
In particolare Arrigo Sacchi ci è andato giù in maniera particolarmente pesante. L’ex-allenatore passato alla storia con le sue vittorie con il Milan, ribattezzato “degli Invincibili”, ha aspramente criticato la partita dei Nerazzurri a Lecce. Nella fattispecie sono stati due i destinatari delle critiche del “Profeta di Fusignano“, l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ed il bomber Romelu Lukaku.
Sacchi, che stoccata all’Inter nel post-partita
Il campionato è ricominciato, le milanesi vincono, i Rossoneri convincono anche, l’Inter no. E’ decisamente di questo avviso anche Arrigo Sacchi, che non ha risparmiato un’aspra critica alla prestazione dei Nerazzurri al Via del Mare.
“Sono andati in vantaggio subito all’inizio della partita, credevo che avrebbero continuato ad attaccare, invece hanno abbassato i ritmi e consentito al Lecce di rientrare in partita – ha detto Sacchi, che poi ha affondato il colpo – se non fosse stato Dumfries, non so come sarebbe finita“.
L’ex-allenatore anche della Nazionale di USA ’94 ha poi aggiunto una considerazione su Lukaku. “Non si vince soltanto con un giocatore. L’Inter deve essere più aggressiva e compatta. Contro il Lecce aveva cinque difensori per tre attaccanti, lo squilibrio era evidente ed i centrocampisti non riuscivano a costruire e palleggiare”.