Per il giocatore dell’Atalanta Palomino è arrivato il momento della verità, il risultato può confermare o annullare l’accusa di doping.
L’Atalanta e Gasperini sono in ansia per i risultati delle contranalisi che riguardano il test anti-doping di José Palomino. Il giocatore della Dea infatti era risultato positivo al ‘Clostebol Metabolita‘ in un controllo a sorpresa di Nado Italia.
Tutta la società Atalanta e non solo sono in attesa dell’esito delle contranalisi che determineranno in via definitiva se il calciatore argentino Palomino ha fatto o no uso di sostanze dopanti. Dopo che dal controllo a sorpresa era emerso che il difensore nerazzurro era risultato positivo, si era subito attivata la difesa da parte del club.
In principio si era data la colpa ad una pomata, il Trofodermin, sulla cui confezione però campeggia anche il bollino rosso con scritto “Doping“. Inoltre è emerso che i farmacisti chiedono spesso se il destinatario è un atleta o meno, mettendolo in guardia del rischio molto alto di risultare positivi ad un eventuale controllo.
Cosa rischia il giocatore dell’Atalanta in caso di conferma
L’esito tanto atteso a Bergamo e non solo ha dato dunque riscontro positivo. Tutto confermato quindi e ora per il giocatore sono guai. Ora che la positività è stata confermata infatti Palomino andrà a giudizio rischiando ben un anno di squalifica. Inoltre la sua partecipazione ai Mondiali risulterebbe di fatto impossibile. La sanzione più pesante in ambito di giustizia sportiva sono però i 18 mesi comminati dal Tas di Losanna nei confronti delle sciatrice Therese Johaug, norvegese, vincitrice tra l’altro di quattro ori olimpici.
Il caso Palomino getta quindi un’ombra piuttosto scura sull’Atalanta, oltre a far tornare alla mente anche l’episodio in cui Gasperini nell’aprile 2021 interruppe un controllo antidoping a sorpresa addirittura insultando l’ispettore. In quel caso però i test effettuati su 4 calciatori nerazzurri diedero tutti esito negativo.