Una nuova accusa nei confronti dell’organizzazione del Mondiale 2022 in Qatar ha scosso i tifosi: la polemica è destinata a non placarsi.
Sono tante le difficoltà che il mondo del calcio sta vivendo in preparazione alla Coppa del Mondo in Qatar, in programma il prossimo novembre. D’altronde anche il calendario tipico dei club verrà stravolto in questa stagione, rendendo davvero complicato ogni pronostico sull’andamento dell’annata.
Ma per quanto riguarda il Qatar, questa, non è di certo la questione più importante. Difatti l’assegnazione da parte della FIFA ha fatto discutere già dai giorni in cui si sono venute a sapere le notizie tragiche riguardo alle condizioni degli operai che stavano lavorando alle infrastrutture. Per di più, in Medio Oriente ci saranno regole diverse anche per i tifosi, in base alla cultura del posto. E proprio su questo punto verte l’ultima importante accusa arrivata dalla Germania, con l’annuncio di un’assenza importante.
Mondiale 2022, nuova accusa: l’annuncio sorprendente
Per quanto riguarda i diritti umani in Qatar, agli occhi del mondo occidentale è destinato a sollevarsi un polverone che potrebbe influenzare il futuro della FIFA. Tantissime infatti sono state le prese di posizione da parte di eminenti personalità della storia del calcio. In ordine, l’ultima è quella di Philipp Lahm, campione del mondo nel 2014 con la maglia della Germania.
L’ex capitano, a Kicker, si è esposto quindi senza mezzi termini, comunicando una decisione particolare riguardo al Mondiale 2022 dei teutonici. “Non faccio parte della delegazione e non sono entusiasta di volare lì come tifoso, seguirò il torneo da casa“, ha annunciato l’ex Bayern Monaco. “I diritti umani dovrebbero svolgere un ruolo importante nell’assegnazione dei tornei. Se un paese, che va male in questo settore, ottiene l’assegnazione allora capisci su quali criteri si basava la decisione”.