Jorginho da record in Premier: i tifosi italiani non ci stanno

Jorginho da record in Premier: i tifosi italiani non ci stanno. Il 30enne regista italo-brasiliano è stato decisivo nella vittoria del Chelsea in campionato

La Premier League ha avuto inizio con una settimana di anticipo rispetto alla Serie A e alla Liga. La prima giornata del campionato più ricco e prestigioso d’Europa non ha regalato particolari sorprese: lil Liverpool, bloccato sul 2-2 dal coriaceo Fulham, è l’unica delle grandi a non aver centrato i tre punti nel match d’esordio.

Jorginho
Jorginho (LaPresse)

Dopo i successi senza difficoltà di Arsenal e Tottenham, nel pomeriggio di sabato è toccato al Chelsea del nuovo proprietario, l’imprenditore americano Todd Boehly, scendere in campo per disputare la gara d’apertura.

Koulibaly e compagni erano attesi da una trasferta difficile e ricca di insidie al Goodison Park di Liverpool, la casa dell’Everton allenato dall’ex bandiera del Chelsea, Franckie Lampard.

La sfida tra il Chelsea di Tuchel e i Toffees ha ampiamente deluso le aspettative della vigilia: nonostante la presenza in campo di un buon numero di grandi giocatori, lo spettacolo è stato il grande assente di questo pomeriggio.

Anche a causa di un agonismo esasperato che l’arbitro della gara ha faticato a tenere sempre sotto controllo, la qualità del gioco ha lasciato parecchio a desiderare.

Jorginho super dal dischetto, ma solo con il Chelsea

Chelsea
Chelsea (LaPresse)

Alla fine a spuntarla è stato proprio il Chelsea, cui è stato sufficiente per vincere un calcio di rigore trasformato dal ‘solito’ Jorginho. Solito perchè nel corso della sua carriera in Premier League, il regista campione d’Europa con la Nazionale italiana ha realizzato ben 18 penalty  su 20 a disposizione.

Ed ogni trasformazione dagli undici metri dell’ex giocatore del Napoli rappresenta una stilettata al cuore dei tifosi italiani, che hanno ancora negli occhi l’errore fatale commesso contro la Svizzera nel decisivo match di qualificazione ai Mondiali del Qatar.

Jorginho però non si scompone, l’ex regista di Verona e Napoli si sente a posto con la coscienza, sicuro di aver compiuto fino in fondo il suo dovere dando sempre il massimo con la maglia azzurra.

Restano però il profondo rammarico e il rimpianto per aver fallito, la seconda volta consecutiva, la qualificazione alla rassegna iridata.

 

 

 

 

 

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