Milan alla ricerca di soluzioni che possano rendere la squadra più forte. A preoccupare però potrebbe non essere solo il centrocampo.
Vincere lo scudetto era uno degli obiettivi del Milan targato Maldini-Massara. Il binomio in questi anni ha funzionato alla perfezione, concedendo a Stefano Pioli di lavorare con un gruppo giovane ma di qualità. Il lavoro però non è finito, perché adesso serve costruire una squadra capace di fare bene anche in Champions League.
Rispetto alla passata stagione, dai rossoneri ci si aspetterà un atteggiamento diverso soprattutto in Europa. Adesso, da campioni d’Italia, non è pensabile arrivare quarti nella fase a gironi della Champions League. Per questo motivo, servirà sempre una squadra giovane ma di qualità.
Milan, l’allarme che preoccupa Pioli
Con Renato Sanches andato al PSG, uno dei problemi del duo Maldini-Massara, rimane il centrocampo. Bennacer e Tonali, per quanto siano bravi, non possono bastare. Servono muscoli e forza fisica a centrocampo. Per questo motivo, si continuano a valutare Pape Matar Sarr e Tanguy Ndombele, entrambi giocatori del Tottenham.
Oltre al centrocampo però il Milan potrebbe ritrovarsi a riflettere sul reparto offensivo. Il buon inizio di stagione di Messias, così come l’arrivo di De Ketelaere, non dovrebbe distogliere l’attenzione dal fatto che, giocatori come Ibrahimovic e Giroud, a causa della loro età potrebbero non garantire quella continuità di risultati necessaria per una squadra come quella rossonera.
Se a questi due, poi ci si mette anche Origi, le perplessità aumentano. Nessuno discute il valore del belga ma c’è da considerare che, da quanto è approdato al Liverpool, ha sempre ricoperto il ruolo di seconda scelta e nella scorsa stagione, di terza scelta. Insomma, dati che non dovrebbero far star tranquilla nessuna dirigenza che ambisce a vincere di tutto e di più. Dubbi che dovrebbero portare ad una discussione e ad una soluzione nel breve periodo.
