Osimhen o Kvaratskhelia, chi sarà il rigorista del Napoli? Il dubbio per il Fantacalcio sembra essere stato sciolto: la decisione
L’inizio del campionato si avvicina e i fantallenatori stanno iniziando a riunirsi per le primissime aste. Tra le incertezze del calciomercato e i dubbi di una stagione anomala, con un Mondiale a novembre, riuscire a dare indicazioni precise è una manna dal cielo per ogni giocatore.
E’ anche questo il caso dei calci di rigore in chiave Napoli. Sappiamo bene come al Fantacalcio un +3 dal dischetto può diventare determinante, specie quando diventa l’ultimo appiglio per un calciatore che ti sta “regalando” un 5 in pagella per una giornata no, o quando è preludio di una doppietta.
Il rischio del -3 è dietro l’angolo, ma i rigoristi al Fanta sono da sempre tra i calciatori più appetibili. Diventa cruciale, dunque, capire chi è il calciatore designato, specie in una big, che potrebbe guadagnare diversi penalty fino alla a fine anno.
Napoli, chi è il rigorista: la scelta tra Osimhen e Kvaratkshelia
Con l’addio di Insigne e Mertens, il Napoli ha perso i suoi due rigoristi principali. La squadra allenata da Luciano Spalletti ha dovuto così cercare dei sostituti, generando forte incertezza nei fantallenatori. Essere o meno rigorista cambia completamente il prezzo all’asta di un determinato giocatore.
Osimhen o Kvarastkhelia, chi li batterà? La risposta non è scontata, ma nelle ultime due amichevoli contro Mallorca e Girona sono arrivate delle indicazioni importanti. Nel primo match, infatti, è stato il nigeriano a presentarsi dal dischetto, con il neo acquisto in campo.
Il primo nome, quindi, sembra proprio quello di Osimhen. Nella gara odierna, invece, a tirare e segnare è stato il georgiano, ma l’ex Lille non era in campo. Kvara come seconda scelta dunque, un aspetto che lo rende estremamente appetibile, essendo listato come centrocampista.
Non escludiamo che durante l’anno, i due possano alternarsi come successo nello scorso campionato con Abraham, Pellegrini e Oliveira. Il consiglio, dunque è di non strapagare nessuno dei due, ma non dare neanche per scontato che ci sarà una gerarchia netta nel corso di tutto il campionato. Gli errori di Lautaro Martinez, che hanno portato dal dischetto Calhanoglu, insegnano.