Cesc Fabregas è ufficialmente un nuovo giocatore del Como: il motivo che l’ha spinto a scegliere una squadra di Serie B stupisce i tifosi.
Il grande giorno è arrivato a Como che ha accolto con grande entusiasmo l’arrivo di Cesc Fabregas. Un acquisto suggestivo per una squadra di Serie B che ancora sorprende i tifosi e gli appassionati di calcio. Nel corso della presentazione il centrocampista spagnolo ha svelato i motivi di questa suggestiva scelta per la sua carriera.
Il calciomercato è sempre pronto a regalare colpi di scena e una delle trattative più incredibili di quest’estate è sicuramente lo sbarco di Fabregas in Italia. Non però in Serie A ma nel campionato cadetto dove dalla prossima stagione indosserà la maglia del Como.
Un colpo eccezionale da Robert e Michael Hartono, i proprietari più ricchi di tutto il calcio italiano. I due fratelli indonesiani, considerati tra i 100 uomini più ricchi al mondo, hanno confermato di essere molto ambiziosi e dopo la conquista del professionismo vogliono arrivare più in alto possibile, magari compiendo un’altra storica promozione.
Il Como non si pone limiti e sogna in grande dopo l’arrivo di Fabregas che ha fatto letteralmente impazzire una città intera. C’è tantissima curiosità intorno a questa operazione, davvero molto rara nel calcio moderno.
In tanti si chiedono il motivo per cui un calciatore del calibro dello spagnolo, vincitore di tantissimi trofei con Spagna e Barcellona, abbia accettato di giocare in Serie B. E’ lo stesso diretto interessato, nel corso della conferenza stampa, a svelare cosa l’ha spinto a sposare questa piccola ma ambiziosa realtà.
Nonostante un anno complicato al Monaco, dove è arrivato a scadenza di contratto, le offerte dall’estero non mancavano ma il classe ’87 aveva le idee molto chiare: “Ci tenevo a restare ancora in Europa, dove il livello è più alto perché in questo momento i soldi non sono una priorità”.
Non c’è però solo l’aspetto sportivo dietro a questa scelta: “Volevo un’esperienza che potesse coinvolgermi ed emozionarmi. Qui c’è un progetto a lungo termine, la squadra è competitiva e voglio portarla in Serie A“.
La ragione forse più importante però riguarda il suo futuro: “In Italia posso imparare tanto e fare esperienza per diventare un giorno allenatore. Resterò oltre i due anni di contratto perché entrerò a far parte della società”.
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