Franco Sensi avrebbe compiuto 96 anni, Presidente indimenticato e indimenticabile anche per aver tenuto e coltivato Francesco Totti.
Di separazioni oggi Francesco Totti, suo malgrado, ne sa qualcosa. A conferma che l’unico grande amore della sua vita, forse, davvero si chiama Roma. Il resto passa, ma c’è stato un tempo in cui anche la Roma poteva svanire. Basta andare indietro con le lancette e tornare idealmente al 1996-1997.
Stagione in cui i giallorossi in panchina avevano l’argentino Carlos Bianchi: un uomo concreto, ma anche parecchio fumantino. Lo ricordano bene i giocatori e non può dimenticarlo l’ex Capitano della Roma. Bianchi ha rappresentato per lui uno sliding doors. Un momento determinante in cui, probabilmente, si è scritta la storia: il ruolo di co-protagonista ce l’ha Franco Sensi. Presidente dell’Associazione Sportiva per cui ha dato tutto – forse anche di più – insieme alla figlia Rosella.
Franco Sensi, 96 anni e un regalo: Francesco Totti
Totti aveva esordito nel ’93 contro il Brescia, in panchina c’era Boskov: sembra tutto ok per un ragazzo pronto a bruciare le tappe con la Roma nel cuore e Giannini al fianco. Bianchi, qualche anno più tardi, non solo non lo vede ma non lo vuole. Lo considera inadatto al gioco dei giallorossi: quella che oggi verrebbe definita una seconda linea. Qualcuno di cui si può assolutamente fare a meno. Al punto che decide di tenerlo in disparte: accade spesso, infatti, che Totti sia in panchina. Ormai l’ex Capitano – allora giovanissimo – è a un bivio: o gioca, o parte. Non esistono alternative.
Fin quando non mette bocca Franco Sensi: il Presidente giallorosso, che oggi avrebbe compiuto 96 anni, si ritrova in ufficio con Carlos Bianchi. Nasce una litigata furibonda: “Scegli – gli intima l’allenatore – o me o Totti”. Sensi rispose: “Io scelgo Totti”. In quel momento l’ex attaccante stava diventando un simbolo senza saperlo.
Sensi ha messo la prima pietra nel mosaico della storia. Cosa che anche Totti gli riconoscerà: “Sono qui grazie a lui – disse – non me ne sono mai andato oltre che per il tifo proprio grazie a quella sfuriata. La famiglia Sensi mi ha sempre trattato come un figlio: per me Rosella è stata come una sorella maggiore“. Franco Sensi, 96 anni tra emozioni e ricordi. Se fosse ancora vivo, sarebbe buona abitudine pensare a un regalo: di quelli che lasciano il segno. In realtà l’ha fatto lui ai romanisti: si chiama Francesco Totti. Anche per questo, chi può, gli dice ancora grazie.