Paul Pogba potrebbe tornare in campo con la maglia della Juventus nel 2023. Le motivazioni della prospettiva che preoccupa i bianconeri
Il futuro di Paul Pogba è già a un bivio decisivo. La visita di oggi darà indicazioni importanti sulla natura del suo infortunio e sui tempi di recupero. Dopo l’ottimismo delle prime fasi, infatti, la situazione allarma la Juventus ogni giorno di più.
Pogba ha infatti sofferto di una lesione al menisco laterale, che è più sollecitato per i calciatori. E’ particolarmente delicato, e può richiedere un tempo di recupero più lungo.
Questo tipo di lesioni in genere si curano in due modi. La prima è una una meniscectomia, ovvero l’asportazione del pezzettino di menisco rotto. Se questa dovesse essere la strada, Pogba potrebbe rientrare in una quarantina di giorni. Ma visto il carico che un calciatore esercita sull’articolazione del ginocchio, può provocare futuri danni all’articolazione.
L’altra è la suturazione del menisco in artroscopia. In questo caso un intervento ben riuscito può azzerare ii problemi in futuro.
Perché Pogba rischia di tornare nel 2023
Se Pogba dovesse optare per questa seconda opzione salterebbe tre mesi almeno. A quel punto anche la decisione del ct francese Deschamps in vista del Mondiale diventerebbe più difficile. Il Polpo infatti mon gioca dal 19 aprile. La suturazione lo toglierebbe dal campo per tre mesi almeno, magari appena in tempo per la sfida contro la Lazio del 19 novembre, l’ultima prima della sosta per i Mondiali. Dunque ci sarebbe il concreto rischio di non rivederlo alla Juventus prima del 2023.
Il centrocampista non vorrebbe sottoporsi a questo secondo e più invasivo intervento, che spesso si consiglia agli atleti più giovani. Non è escluso però che il francese, prima di prendere la decisione definitiva, richieda un consulto ulteriore. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Pogba potrebbe coinvolgere il medico della nazionale francese e Christian Fink, specialista austriaco che ha operato in passato Chiesa, Zaniolo e Chiellini.