L’Inter sembra ancora lontana dal trovare la serenità, un nuovo capitolo sui guai di Zhang e della società nerazzurra è andato in scena oggi.
L’estate in corso non sembra essere un bel periodo per essere dell’Inter. In un primo momento il ritorno di Lukaku aveva ridonato slancio e fiducia ai supporters nerazzurri, ma poi è cambiato tutto. Una rondine non fa primavera e un Big Rom in prestito secco non fa campagna acquisti. Gli obiettivi Dybala e Bremer, miseramente sfumati nei giorni scorsi, hanno messo in luce tutti i problemi di Zhang. Ora come se non bastasse arriva un’ulteriore gatta da pelare.
Il momento dei nerazzurri è piuttosto delicato e tra i tifosi che protestano contro la società, i conti del bilancio da far quadrare ed una campagna acquisti ancora da completare, Ausilio e Marotta si trovano più che mai tra incudine e martello.
Lo spinoso caso riguardante la cessione o il rinnovo di Skriniar è uno dei nodi da sciogliere il prima possibile. La situazione economica dell’Inter infatti non permette più azzardi, anzi, necessita della massima attenzione per via della sua complessità. Con questo scenario non fa di certo bene l’ultima bordata arrivata contro i nerazzurri.
Inter, la bordata via social è sconcertante
Per minare la tranquillità di questo inizio settimana nell’ambiente nerazzurro è bastato pochissimo, praticamente un’inezia. Una semplice parola, buttata là con tutta la leggerezza del mondo e trasformatasi in macigno nel momento immediatamente successivo al click sul tasto “invio”. E’ successo infatti che Dominic Mckenzie Cummings, ex-consulente di Boris Johnson, nonché “architetto della Brexit” ha twittato la seguente domanda: “Qual è il miglior account per informarsi sui problemi bancari italiani?”
A quel punto ecco l’entrata a gamba tesa che nessuno si aspettava. Gary Neville che commenta lapidario semplicemente taggando l’account Twitter dell’Inter. Un’uscita pubblica che sicuramente non aiuta i nerazzurri, che hanno impellente necessità di fare cassa. Il danno di un’uscita come questa di Neville, che rende pubblica una problematica molto delicata fino ad arrivare al pubblico ludibrio infatti potrebbe riflettersi a stretto giro sui dirigenti dell’Inter rischiano ora di perdere sia credibilità che potere contrattuale in sede di trattative in uscita.