Italiano ha portato la Fiorentina nuovamente in Europa: i viola ancora grandi, ma la passione dell’allenatore è un’altra.
Vincenzo Italiano, passione, fatica, talento e storia. L’allenatore è un mix di tutto questo: tedesco cresciuto in Sicilia, si appassiona al calcio gradualmente e porta la Fiorentina – già in età da riconoscimenti – in Conference League. Una vera e propria favola, la sua, che rispecchia un’indole di sacrifici e costanza. Qualità che ha premiato il mister sempre più legato al Giglio e ai suoi tifosi.
Non è tutto oro quel che luccica, però. L’allenatore resta a Firenze, ma ammette di non amare soltanto il calcio: Diletta Leotta, nei focus sui personaggi del pallone, lo intervista e riesce a strappargli anche qualche rivelazione intima. Come la certezza che Italiano non si vedeva nel mondo del calcio. Il suo sogno era un altro: le esigenze si sono modificate con il tempo, la volontà del tecnico tuttavia era quella di dedicarsi a un’attività sportiva che come campo aveva le onde del mare. Il mister viola avrebbe voluto essere un sub.
Italiano, altro che calcio: la passione del tecnico è un’altra
Nella chiacchierata con la conduttrice, il tecnico rivela che ha sempre avuto la passione per l’acqua e l’attività subacquea. Ci si è sempre dedicato prendendo anche qualche brevetto: il mare è la sua isola felice, dove si rivolge quando deve staccare la spina. “Se non avessi fatto l’allenatore, sarei stato un sub o un sommozzatore”. Diletta Leotta si mette a ridere, ma i tifosi della viola restano spiazzati.
Il talento del mister, però, è in salvo: continuerà ad allenare e nel tempo libero fa le immersioni. Un modo anche per riflettere sulle prossime tappe e gli impegni futuri: panchina della Fiorentina salva. Emozioni da togliere il fiato anche fuori dall’acqua, per questo forse l’uomo migliore per il Giglio è proprio Italiano.