Koulibaly grande sconfitto: chi l’ha superato in Africa

Con una riconferma rispetto al premio dello scorso anno, Sadio Mane conquista il titolo di MVP d’Africa della stagione 2021-2022

Nessun colpo di scena. Con un vero e proprio plebiscito Sadio Mane ha riconquistato il titolo di MVP d’Africa 2021-2022.

Koulibaly passato dal Napoli al Chelsea (Lapresse)

Un titolo particolarmente ambito e significativo quest’anno considerando il ritorno in campo della Coppa d’Africa, vinta proprio dal Senegal di Mane a inizio anno.

Il successo di Mane, considerando il suo ruolo decisivo nella vittoria senegalese del trofeo continentale, suo il rigore decisivo per la prima Coppa d’Africa festeggiata a Dakar, sembrava essere scontata fin dai giorni precedenti alla serata di gala finale.

La Top Three per il premio più prestigioso vedeva in lizza anche Mohamed Salah, attaccante dell’Egitto, grande sconfitto in Coppa d’Africa e suo compagno fino alla scorsa stagione nel Liverpool – secondo ma con largo margine, e il portiere del Senegal Edouard Mendy, terzo.

Il grande escluso dalla fase finale della premiazione è stato Kalidou Koulibaly, anche lui parte integrante del Senegal campione africano che tuttavia non è riuscito ad andare al di là delle nomination.

È stata la seconda volta che il 30enne Mane (eletto MVP assoluto della Coppa d’Africa), da poco trasferito ai campioni di Germania del Bayern Monaco in uno dei trasferimenti più clamorosi di questa edizione del calciomercato, conquista il titolo di NVP d’Africa.

MVP d’Africa, vince Mane

L’Africa non premia come la UEFA alla fine dell’anno solare, e dunque per una stagione annuale, da gennaio a dicembre, ma sulla base dei risultati stagionali, da settembre a giugno. La lista dei giocatori in nomination era stata depositata il mese scorso. Venerdì era stata resa nota la lista dei tre giocatori inseriti al poll finale dal quale Mane è uscito vincitore con larghissimo margine.

Koulibaly Chelsea
Koulibaly, il grande escluso dalla fase finale della votazione MVP d’Africa (AP LaPresse)

Per Mane è stata una stagione davvero incredibile: non solo per la vittoria in Coppa d’Africa, ma anche per la qualificazione ai Mondiali in Qatar. Sempre a danno dell’Egitto e sempre grazie a un calcio di rigore di Mane. Un confronto che si è rivelato decisivo nel testa a testa con Salah nonostante i due abbiano condiviso la doppietta di FA Cup e League Cup con il Liverpool oltre alla semifinale di Champions League.
Un testa a testa continuo quello tra Salah e Mane, secondo nel 2017 e nel 2018 quando a vincere fu “il Faraone”.

“Dedico questo premio ai giovani del Senegal. Sono molto emozionato e non ho le parole per esprimere come mi sento”, ha detto Mane al pubblico nella serata di gala ospitata a Rabat, in Marocco, dopo essere arrivato in aereo da Washington, dove mercoledì aveva segnato in un’amichevole pre-campionato con il Bayern.

Gli altri premi

Le due squadre dell’anno sono il Wayad AC (Marocco) e la squadra sudafricana femminile del Mamelodi Sundowns. Due premi per la ghanese Evelyn Badu, miglior giovane e miglior talento internazionale. MVP femminile è la nigeriana Asisat Oshola. Al Senegal, che ovviamente ha conquistato il titolo di squadra nazionale della stagione, anche il premio per il miglior giovane, Pape Matar Sarr, e per il miglior allenatore, Aliou Cisse. Gol più bello dell’anno è la splendida rovesciata di Pape Ousmane Sakho, il più votato dai tifosi.

Gestione cookie